Secondo riposo al Tour, Nibali guarda a Tokyo: "Torno a casa con sensazioni contrastanti"

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Stradatour de france 2021

Secondo riposo al Tour, Nibali guarda a Tokyo: "Torno a casa con sensazioni contrastanti"

Oggi l'ultimo stop prima del gran finale tra Pirenei e crono. Il siciliano, ieri in fuga e 11°, si ritira e pensa alle Olimpiadi. Le sue dichiarazioni.

Tempo di riposo, il secondo e ultimo di questo Tour de France che si ferma nel cuore dei Pirenei, prima di ripartire martedì con la tappa interlocutoria da Pas de la Case a St. Gaudens, per poi arrivare ai due arrivi in salita del Col du Portet e di Luz Ardiden, giovedì, che dovrebbero chiudere i giochi per sigillare la maglia gialla di Tadej Pogacar, mentre la cronometro di sabato prossimo a Saint Emilion sarà verosimilmente decisiva nella lotta per il podio.

Domani la 16esima tappa, che non vedrà ai nastri di partenza Vincenzo Nibali; come preannunciato nei giorni scorsi e ufficializzato domenica sera dalla Trek-Segafredo, il siciliano lascia la Grande Boucle dopo due settimane per rifinire la preparazione verso Tokyo. Tutto sull'Olimpiade, anche se i segnali lanciati sono stati discreti negli ultimi giorni, ma anche nel tappone di ieri verso Andorra è arrivato solo un 11° posto, con il siciliano staccato dai migliori sulle dure rampe del Beixalis. “Abbiamo fatto il ritmo sull'Envalira con Elissonde e Bernard, poi quando abbiamo attaccato l'ultima salita ognuno ha giocato le proprie carte – ha spiegato Nibali nel post tappa – Abbiamo corso bene, io ho voluto spingere anche per vedere come stava la gamba e ho capito che la situazione è... così e così”.

Tra dodici giorni, sabato 24 luglio, la corsa olimpica su strada: “Andremo con una squadra con diverse punte, con Bettiol e Moscon che potranno fare veramente bene, ma anche Ciccone che all'ultimo Giro ha corso bene così come Caruso ovviamente. Abbiamo un gruppo compatto che sa lavorare bene insieme; io dovrò capire che tipo di ruolo ricoprirò, ma sarà una gara lunga e difficile da gestire con soli cinque uomini – ha concluso – Il favorito? Penso possa essere Van Aert, ma ce ne saranno anche altri”.

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