"Sì, Fabio Jakobsen potrebbe tornare a fare il corridore": il medico della Deceuninck è fiducioso

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"Sì, Fabio Jakobsen potrebbe tornare a fare il corridore": il medico della Deceuninck è fiducioso

Migliorano le condizioni dello sfortunato sprinter neerlandese, ancora in Polonia dopo la drammatica caduta di mercoledì scorso. Preoccupano i danni alla bocca, ma la mancanza di problemi neurologici è un vero miracolo.

A cinque giorni dall'incidente nella prima tappa del Giro di Polonia, quando Fabio Jakobsen è letteralmente volato a 80 km/h oltre le transenne sul traguardo di Katowice, le condizioni del 23enne velocista della Deceuninck Quick Step continuano a migliorare.

Nella giornata di domenica Yvan Van Mol, il medico sociale dello squadrone guidato da Patrick Lefevere, ha potuto fare visita in ospedale al campione olandese in carica; intervistato dal portale Sporza, il dottore belga ha lanciato segnali di fiducia anche per un possibile ritorno in sella di Jakobsen, seppur con tempi molto lunghi. “Fabio è pienamente cosciente, ma non può ancora parlare considerate le operazioni in volto. Comunica correttamente tramite messaggi e penso che si possa trasferirlo nei Paesi Bassi al termine della settimana – le parole di Van Mol, 48 ore dopo il risveglio dal coma farmacologico del corridore – Potrà tornare ad essere un corridore? Credo di sì, anche se non posso dirlo ora con certezza. Quello che ci preoccupa maggiormente sono i danni estetici e i possibili problemi muscolari intorno alla bocca, ma considerata la gravità dell'incidente è quasi un miracolo che non ci siano altri danni gravi. I medici hanno svolto un grande lavoro”.

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