Si riparte dal padrone della Vuelta: Primoz Roglic domina la crono di Burgos, che bravo Bagioli!

Il padrone della Vuelta è sempre lui, il bi campione in carica.

Primoz Roglic comincia da dove aveva lasciato, volando sul suo bolide d'oro per ricordare il titolo olimpico contro il tempo conquistato a Tokyo, ovvero in maglia roja vincendo la cronometro inaugurale dell'edizione numero 76 della corrida iberica.

Semplicemente perfetto il fuoriclasse della Jumbo-Visma lungo i 7,1 km attorno alla cattedrale di Burgos, percorsi a quasi 50 km/h di media nonostante quasi duemila metri di salita impegnativa verso l'Alto del Castillo. Ha sognato il simbolo del primato lo spagnolo Alex Aranburu (Astana Premier-Tech), beffato proprio dall'ultimo arrivato al traguardo, lo sloveno capace di rifilargli ben 6 secondi su una prova così breve.

Al terzo posto un altro sloveno, uno specialista puro come Jan Tratnik (Bahrain-Victorious), giunto a 8” davanti al neozelandese Sculli, al ceco Cerny, al neerlandese Van Baarle e uno splendido Andrea Bagioli, settimo a soli 12 secondi. Il valtellinese della Deceuninck è la prima maglia bianca di miglior giovane, davvero una bella soddisfazione per cominciare la sua seconda Vuelta.

I tempi dei big più attesi? Aleksandr Vlasov è ottimo decimo a 14” da Roglic, Kuss a 15 dal compagno di squadra, Bardet e Mas chiudono bene a 17 e 18 secondi, Adam Yates a 20, Lopez e Caruso a 21 con Sivakov a 22, Carapaz a 25 e Bernal a 27, parlando dei capitani Ineos. Stesso distacco del colombiano per un buon Giulio Ciccone, meno bene è andata a Hugh Carthy (+ 33”), lo stesso Fabio Aru a 37” e Mikel Landa a 39, mentre è stato un esordio in un GT “tranquillo” per Tom Pidcock, distante 36” da Roglic.

Domenica prima attesa volata a Burgos Gamonal, ma è previsto vento forte e potrebbero già esserci sorprese.