Tante assenze a San Sebastian, sabato si corre la "Klasikoa": Alaphilippe ci riprova, sfida apertissima

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Tante assenze a San Sebastian, sabato si corre la "Klasikoa": Alaphilippe ci riprova, sfida apertissima

La 44^ edizione dell'appuntamento World Tour, "incastrato" tra Olimpiadi e Vuelta, non vedrà Roglic al via così come Evenepoel. La UAE propone Hirschi e Del Toro, la Lidl-Trek con Ciccone e Bagioli, occhio a Van Gils e Van Eetvelt coppia belga della Lotto-Dstny e al nuovo muro, durissimo, nel finale di corsa.

Sarà la “Klasikoa” dei grandi assenti, da Tadej Pogacar (che non vi hai mai puntato realmente, pur disputandola) a Remco Evenepoel, che l'ha conquistata due volte e rimarrà a riposo pensando già ai Mondiali (come lo sloveno), dopo la straordinaria doppietta d'oro ai Giochi Olimpici.

Sabato verso il lungomare di Donostia, non ci sarà neanche un Primoz Roglic che deve recuperare dalla caduta rimediata al Tour, ma è tornato ad allenarsi su strada e punta fortissimo sulla Vuelta Espana, per provare a vincerla una quarta volta (ancora è in dubbio pure per il terzo GT stagionale).

La 44^ edizione della Clasica di San Sebastian, spostata per fare spazio alle sfide olimpiche, avrà un percorso in parte rinnovato: 236 km che vedranno il simbolo Jaizkibel a precedere la durissima ascesa di Erlaitz (quasi 4 km al 10,1% di media), da scollinare a poco più di 40 km dall'arrivo, e dopo un lungo tratto di discesa e pianura, con passaggio sul traguardo, non si salirà verso Murgil Tontorra, bensì dai -10 ai -8 su un altro strappo simile, ma ancora più duro a Pilotegi. Sono 2100 metri al 10,7% di pendenza media, con l'ultimo km quasi al 15%. Si arriverà velocissimi al gong, con i soli 3 km conclusivi piatti.

Partenza prevista alle ore 10.50, con un lotto di candidati al successo davvero molto ampio. Julian Alaphilippe è in buona condizione, ai Giochi ha concluso a ridosso della top ten e ha un gran feeling con questa corsa, vinta nel 2018: con il transalpino, in casa Soudal-Quick Step si punterà forte anche sul padrone di casa Mikel Landa, mentre la UAE Emirates avrà Hirschi e Del Toro come riferimenti, con la Red Bull-Bora Hansgrohe che proporrà Daniel Felipe Martinez, 2° al Giro e già proiettato verso la Vuelta, assieme a Higuita e allo stesso Aleotti reduce da Burgos.

Ben O'Connor sarà una bella mina vagante a capo della Decathlon AG2R La Mondiale, Bilbao e Buitrago una coppia pericolosissima nella Bahrain-Victorious con gli italiani Zambanini e Buratti. E ancora la Lidl-Trek con Giulio Ciccone e Andrea Bagioli per provarci, la Jayco-Alula di Simon Yates, la Ineos Grenadiers con Narvaez e una temibile Lotto-Dstny con i belgi Van Gils e Van Eetvelt.

Aranburu guida la Movistar, Lenny Martinez nella Groupama-FDJ e Jonas Vingegaard, nella Visma Lease a Bike con ambizioni legate al danese e a Sepp Kuss, lo rivedremo in gara tre settimane dopo la conclusione del Tour de France e prima dello start (lunedì prossimo) del Giro di Polonia. Altri azzurri potenziali protagonisti? Velasco e Battistella in casa Astana, Rota (Intermarché) e Conci nell'Alpecin che crede nel trentino per un finale così duro.

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