Tobias Johannessen padrone assoluto dell'Avenir, Filippo Zana 3° di tappa e verso il podio finale

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Stradagiovani

Tobias Johannessen padrone assoluto dell'Avenir, Filippo Zana 3° di tappa e verso il podio finale

A Saint Jean d'Arves domina ancora il norvegese, che domenica difenderà oltre 2 minuti di margine su Rodriguez e sull'azzurro, alle sue spalle nell'arrivo odierno.

Un padrone assoluto dalla Norvegia e un bell'azzurro vivo, nel week-end finale del Tour de l'Avenir.

La corsa per eccellenza dei talenti del futuro potrebbe regalare al team scandinavo il secondo successo consecutivo, visto che nel 2019 (lo scorso anno non si è gareggiato causa pandemia) trionfò Tobias Foss. Sì, perchè Tobias Halland Johannessen sembra non avere rivali alla vigilia del tappone conclusivo di domenica, quando si scaleranno Madeleine, Iseran e si arriverà sempre oltre quota 2000 mt, sulla vetta del Piccolo San Bernardo.

Il quasi 22enne corridore in forza alla Uno-X ha firmato quest'oggi, sul traguardo della penultima frazione (soli 71 km) a Saint Jean d'Arves, la seconda perla consecutiva dopo aver staccato tutti ieri alla Grand Colombier; questa volta il giovane vichingo l'ha risolta in uno sprint ristretto che vedeva protagonisti proprio i primi quattro della generale, battendo Carlos Rodriguez e Filippo Zana (2° venerdì dietro al norvegese), l'unico che ha provato a chiudere sulla sfuriata di Johannessen ai -500 metri, senza riuscire però a rimanere nella scia del vincitore.

Ad ogni modo, il veneto passato già pro con la Bardiani-CSF-Faizané e vincitore recentemente del Sazka Tour (davanti allo stesso Tobias Johannessen) sale così sul podio della generale, con 2'24” di distacco dalla maglia gialla e soli 6 secondi da Rodriguez, avendo guadagnato 3” sull'orange Gijs Leemreize, appaiato a Zana prima di questa tappa.

E' uscito invece dalla top 5 che occupava alla vigilia, un Alessandro Verre già in difficoltà sulla Chaussy, la prima salita di giornata affrontata a tutta dalla nazionale colombiana, prima che Andreas Halland Johannessen, il gemello di Tobias, prendesse in mano la situazione sulla lunghissima Croix de Fer, svolgendo un lavoro enorme e riducendo a soli sei uomini il gruppo di testa. Verso la cima, a meno di 15 km dal gong, ecco l'attacco di Carlos Rodriguez che porta via il terzetto con il leader della generale e lo stesso Zana, mentre Leemreize e Gloag cedono, fino a quando il britannico cade malamente in discesa (si rialzerà e sarà comunque 5° all'arrivo).

In fondo alla picchiata verso Saint Jean d'Arves, il rallentamento dei tre riporta dentro Leemreize, che ci prova più volte negli ultimi 2700 mt in lieve ascesa, ma alla fine sarà quarto. Domani la battaglia finale...

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