Tutta la consapevolezza di Asgreen ("mi fidavo dello sprint"), tutta la delusione di MVDP. "Kasper ha meritato"

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Tutta la consapevolezza di Asgreen ("mi fidavo dello sprint"), tutta la delusione di MVDP. "Kasper ha meritato"

Il duello finale di uno splendido Fiandre, deciso dalla volata a due con sorpresa e Van der Poel battuto. "Avevo già capito durante la corsa di avere di fronte un avversario fortissimo, l'unico in grado di rispondere ai miei attacchi". Van Aert ammette: "Non ne avevo per seguirli".

Il nuovo padrone del Fiandre e del pavé, se pensiamo che è stato in grado di firmare l'abbinata tra la classica “antipasto” come l'E3 di Harelbeke e la Ronde, è un ragazzo danese classe '95 che è stato capace di riportare in patria una corsa monumento come quella dei muri, a 24 anni di distanza dall'impresa di Rolf Sorensen nel 1997.

Kasper Asgreen è ormai un campione, un corridore davvero completo che ha regalato alla Deceuninck-Quick Step (oggi in versione “Elegant” per lo sponsor sulla maglia) l'ennesimo trionfo in una grande classica, battendo nientemeno che il campione in carica e grande favorito, specialmente in un arrivo a due come quello andato in scena oggi a Oudenaarde, quel Mathieu Van der Poel oggi costretto ad accontentarsi del secondo posto. “Mi sentivo ancora bene e ho deciso di fidarmi del mio sprint – ha dichiarato Asgreen dopo la vittoria più importante della sua giovane carriera, lui che fu già secondo al Fiandre del 2019 dietro a Bettiol – Ho portato Van der Poel esattamente dove volevo, per provarci con una volata lunga. Sorensen? Dopo la vittoria di Harelbeke ci siamo sentiti, Rolf mi ha dato qualche consiglio e, oltre a ringraziarlo, sento di dover citare tutti i miei compagni di squadra e i direttori sportivi, grazie a loro abbiamo fatto la gara perfetta”.

E lo stesso Mathieu Van der Poel riconosce gli enormi meriti di Asgreen: “Ovviamente sono deluso, ma uno sprint dopo 260 km è un'altra cosa e avevo già capito durante la corsa quanto fosse forte Kasper. Ha meritato pienamente la vittoria e mi piace il suo modo di correre, ora sempre e oggi è stato l'unico in grado di rispondere ai miei attacchi”.

Solo sesto, il deluso di giornata è certamente Wout Van Aert, indicato quale il principale favorito una settimana dopo aver conquistato la Gand-Wevelgem: “Non la considero una prova negativa, ma è evidente che mi sia mancato qualcosa per seguirli nel finale. Non cerco scuse, semplicemente non avevo le gambe giuste”.

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