Valverde si scatena, ma rimane a secco: la settima tappa della Vuelta è di Michael Woods

Secondo successo stagionale dopo la perla di Saturnia alla Tirreno-Adriatico, ma anche il bis alla Vuelta Espana dopo la tappa conquistata nel 2018.

Michael Woods si regala un'altra perla nella corsa iberica (e domenica scorsa, prima del giorno di riposo, era già arrivato secondo sull'arrivo in salita di Aramon Formigal), con la settima frazione che vede il 34enne canadese di casa EF (ma l'anno prossimo correrà alla Israel con Chris Froome) beffare Omar Fraile e Alejandro Valverde, con uno scatto ai 1300 mt dalla conclusione che vale l'assolo sul traguardo di Villanueva de Valdegovia.

Per “Bala”, grande protagonista di una tappa segnata da una fuga di ben 36 corridori, una beffa doppia considerato che in questo 2020 non ha ancora vinto, e che il fuoriclasse spagnolo ha guadagnato alla fine poco meno di un minuto, rispetto ai 3 di distacco dal leader della corsa Richard Carapaz, che ha dovuto mettere alla frusta la sua Ineos per controllare la corsa.

Sulla prima delle due ascese al Puerto de Orduna, a 100 km dalla conclusione, c'era infatti anche Valverde nella pericolosa azione che avrebbe potuto mettere in difficoltà la maglia rossa, visto che davanti erano presenti i due uomini chiave di Primoz Roglic, ovvero Sepp Kuss e George Bennett. Poi ai -20 l'attacco di Woods sul secondo e ultimo passaggio: raggiunto da Valverde, Peters, Fraile e Guillaume Martin, il nordamericano ha piazzato la stoccata vincente per arrivare con 4 secondi su Fraile e lo stesso asso della Movistar, mentre Davide Formolo ha concluso al 10° posto, nel gruppetto a 13 secondi dal vincitore.

E domani si torna in quota, con l'arrivo in salita all'Alto del Moncalvillo.