Van Aert-Pidcock, la sfida che si ripete e il fotofinish discusso. Tom: "Dopo il replay pensavo di aver vinto"

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Van Aert-Pidcock, la sfida che si ripete e il fotofinish discusso. Tom: "Dopo il replay pensavo di aver vinto"

L'Amstel Gold Race ha regalato un finale unico, con la volata al millimetro tra il belga, poi vincitore, e il giovanissimo britannico che mercoledì sarà di nuovo tra i grandi favoriti alla Freccia Vallone.

Una volata pazzesca, che ha fatto e continua a far discutere, visto che neppure il verdetto del fotofinish è bastato, per molti appassionati ma anche esperti e addetti ai lavori (come l'ex pro Robbie McEwen), per dirimere la questione su chi avesse vinto l'Amstel Gold Race edizione numero 55, tra Wout Van Aert e Tom Pidcock.

Dopo una decina di minuti con la giuria a valutare ogni frame, il successo è stato assegnato al fuoriclasse belga della Jumbo-Visma, con la curiosità legata al fatto che, in questo caso, il fotofinish fosse piazzato qualche cm prima rispetto alla “classica” linea d'arrivo, dove sembrava essere stato Pidcock a tagliare per primo il traguardo. Il 21enne britannico, clamoroso al suo primo anno da pro con il trionfo alla Freccia del Brabante (proprio davanti a WVA) e il 2° posto della classica neerlandese andata in scena ieri a Valkenburg, dovrebbe chiudere la sua campagna delle Ardenne mercoledì alla Freccia Vallone, dove sarà uno dei favoriti sul Muro di Huy, mentre la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica prossima non dovrebbe vederlo al via (con la Ineos Grenadiers che punterà su Kwiatkowski, Carapaz e Adam Yates).

Freccia che non disputerà Wout Van Aert, che domenica ha concluso il blocco di classiche del nord con la seconda perla dopo la Gand-Wevelgem. “A volte serve anche un po' di fortuna – il commento dell'asso di Herentals nel post corsa – Mi hanno detto cinque volte che avevo vinto, ma ci ho creduto solo quando la giuria ha ufficializzato il risultato e sono salito sul podio.

Nel finale potevo contare su Roglic e Vingegaard, ma Primoz è stato sfortunato e ho dovuto vedermela con gli Ineos Grenadiers (davanti in 3 dopo il Cauberg decisivo, con Pidcock assieme a Kwiatkowski e Carapaz, ndr). E' una grande conclusione per la mia primavera, ci sono sempre stato e sono riuscito a vincere grandi gare; è un orgoglio per me e per la squadra, che voleva fortissimamente l'Amstel”.

Tom Pidcock ha confessato: “E' stato uno sprint abbastanza breve e non ho avuto tempo per rimontare Wout – l'analisi e il rammarico del britannico classe '99 – Credevo di non avercela fatta e ho visto anche il massaggiatore di Wout esultare, ma quando ho visto il replay pensavo invece di aver vinto io. Così è stato più doloroso, mi sentivo il più forte ma, tutto sommato, il secondo posto resta un buon risultato”.

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