Vuelta, ultima tappa di montagna folle: Lopez perde la testa e il podio, vince Champoussin

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Vuelta, ultima tappa di montagna folle: Lopez perde la testa e il podio, vince Champoussin

Roglic, secondo sul traguardo di Mos. Castro de Herville, si presenterà alla crono conclusiva di domenica a Santiago de Compostela con oltre due minuti e mezzo su Mas. Il colombiano salta, la terza piazza se la giocheranno Jack Haig e Adam Yates.

Una tappa di montagna, l'ultima di questa 76esima Vuelta Espana, semplicemente folle.

Chi pensava che non sarebbe successo nulla, considerata la difficoltà relative delle salite da Sanxenxo a Mos. Castro de Herville, si sbagliava di grosso visto che la ventesima frazione è stata incendiata prima dalla Ineos Grenadiers, poi dalla Bahrain-Victorious per ribaltare, a 60 km dalla conclusione, la lotta per il podio.

E ci sono riuscite, le squadre di Adam Yates e Jack Haig: certo, Primoz Roglic è rimasto il padrone assoluto e domenica sera, a meno di fatti clamorosi, festeggerà al termine della cronometro di Santiago de Compostela il terzo trionfo consecutivo in maglia rossa. Alle spalle di Enric Mas, che si trova a 2'38” dallo sloveno della Jumbo-Visma, ora nella generale ci sono però proprio Haig, 3° a 4'48”, e Yates 4° a 5'48”.

E' saltato infatti Miguel Angel Lopez, solido sul podio sino a questa mattina e vincitore giovedì scorso sul Gamoniteiru. Cos'è successo al colombiano del Team Movistar? Sorpreso dall'attacco di Haig e Mader, avvenuto poco dopo quello di Yates, si è trovato a dover inseguire da solo il quintetto con i due alfieri Bahrain, Roglic, Mas e lo stesso britannico della Ineos; a quel punto, “Superman” ha cominciato a perdere secondi ed è saltato di nervi, prima raggiunto da alcuni compagni di squadra, rimasto a galleggiare ad oltre 4 minuti dai diretti rivali sino ai 30 km dalla conclusione, poi addirittura salito in ammiraglia con la volontà di lasciare la corsa (in quel momento stava lottando comunque ancora per la top five).

In un primo tempo, Patxi Vila e i tecnici del team iberico sembravano averlo convinto a concludere, ma è poi arrivato il ritiro definitivo di uno dei grandi protagonisti di questa Vuelta, davvero in maniera incredibile.

La tappa l'ha portata a casa il francese Clément Champoussin, decisamente a sorpresa rientrando sui big a 1500 metri dalla vetta finale e sorprendendoli da dietro, per regalare all'AG2R Citroen un successo preziosissimo, mentre il sogno di Ryan Gibbons, ultimo a resistere dalla fuga di 16 uomini che aveva avuto sino a 11 minuti di vantaggio (con Trentin dentro e la lotta per la maglia a pois tra Bardet e Storer che ha premiato l'australiano), si è spento negli ultimi 3 km.

Alla fine, Roglic ha sprintato per piazzarsi 2° (dando la netta sensazione che avrebbe potuto firmare il poker di tappe) davanti a Yates, Mas e Haig, mentre Gino Mader, 9° a 26”, è andato a prendersi la maglia bianca togliendola a Egan Bernal, anch'egli intrappolato dalla situazione tattica creatasi a 60 km dal gong e alla fine al traguardo a 6'55” dal vincitore, scendendo dal 5° al 6° posto della classifica (ad oltre 3 minuti dallo svizzero).

Domenica, al calar del tramonto di Santiago de Compostela, i 33 km contro il tempo della cronometro finale scriveranno la parola fine su una Vuelta che ha regalato brividi, ma con un padrone assoluto di nome Primoz Roglic.

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