Yates incendia nuovamente il Giro all'Alpe di Mera, ma Bernal è sempre più vicino al rosa finale

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Yates incendia nuovamente il Giro all'Alpe di Mera, ma Bernal è sempre più vicino al rosa finale

Il britannico torna a vincere staccando tutti sull'arrivo in Valsesia, Almeida di nuovo secondo e il colombiano, terzo, guadagna 4 secondi su uno stoico Caruso, ancora in piazza d'onore nella generale.

Il sigillo di Simon Yates, attesissimo dopo aver già dimostrato di avere una marcia in più a Sega di Ala.

Lo scalatore della BikeExchange torna a vincere al Giro d'Italia, dopo i tre successi del 2018, prendendosi d'autorità l'Alpe di Mera, penultimo arrivo in salita di una corsa rosa che vede però Egan Bernal sempre più vicino al trionfo finale.

Il colombiano della Ineos Grenadiers gestisce benissimo l'ascesa finale, non rispondendo all'attacco violento del britannico arrivato già a 6 km dalla conclusione, con un Daniel Martinez di nuovo strepitoso a contenere i danni e permettere al suo capitano di concludere al 3° posto di tappa, a 28 secondi da Yates e preceduto da Joao Almeida (Deceuninck), di nuovo secondo a soli 11” dal vincitore.

A 32”, ecco uno stoico Damiano Caruso che perde pochissimo da Bernal, arriva assieme ad Aleksandr Vlasov e difende per una ventina di secondi sullo stesso Yates il secondo posto nella generale. Con l'ultimo tappone di sabato con arrivo all'Alpe Motta (salita non durissima, ma prima si arriverà sopra quota 2000 mt per due volte con San Bernardino e Spluga), la maglia rosa conserva infatti la bellezza di 2'29” sul ragusano della Bahrain-Victorious e 2'49” su Simon Yates, che dovrà tentare il ribaltone attaccando da lontano.

Nella frazione partita da Abbiategrasso, transitata da Stresa e omaggiando le vittime della tragedia del Mottarone (tagliato dal percorso in rispetto delle vittime di domenica scorsa) con una cerimonia dedicata, questa volta non c'è stato proprio spazio per l'ennesima fuga di giornata, visto che ai sei coraggiosi (tra cui Pasqualon e Aleotti) non sono stati concessi più di 4 minuti, con BikeExchange e la stessa Deceuninck subito al lavoro per giocarsi la tappa con Yates e Almeida.

Tutto si è deciso sulla parte più dura dell'Alpe di Mera, con la prima mossa di Almeida e poi gli scatti di Yates, che ha lasciato tutti sul posto e ha resistito alla grande al ritorno del portoghese, sempre ottavo nella generale ma decisamente più vicino al 4° posto, sempre occupato da Vlasov con 6'11” di distacco da Bernal, un Carthy in calo a 7'10” e con poco margine su Bardet (6° a 7'32”), Martinez (7° a 7'42”) e appunto Almeida, che si trova a 8'26” e avrà pure la crono finale di Milano a disposizione per provare ad eguagliare il piazzamento dell'edizione 2020.

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