Doppio colpo per Bilbao a Issoire: vittoria di tappa e top five nella generale al termine di una giornata... folle

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Stradatour de france 2023

Doppio colpo per Bilbao a Issoire: vittoria di tappa e top five nella generale al termine di una giornata... folle

Tour de France, 10^ frazione ricca di battaglia e con la fuga (di gran qualità) che arriva al traguardo: il basco (1° hurrà alla Grande Boucle) regola Zimmermann e O'Connor con un finale perfetto, gli altri big a quasi 3 minuti.

Aveva sfiorato il successo, ripreso dalla corazzata Jumbo-Visma dopo uno splendido attacco in picchiata dal Jaizkibel, nella “sua” tappa, l'ultima nei Paesi Baschi a San Sebastian poi conclusa in 5^ posizione.

Oggi Pello Bilbao si è ripreso tutto con gli interessi, firmando una bellissima vittoria, la prima in carriera sulle strade del Tour de France (dopo due successi al Giro d'Italia): post riposo di lunedì, la Vulcania-Issoire (167 km) ha regalato un grandissimo spettacolo per quasi 4 ore, visto che la fuga di giornata ha visto coinvolti corridori di gran livello (ma alla Grande Boucle ormai è sempre così...) e pure Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar si erano mossi nei primi 25 km, con tanta salita e un gruppo già distrutto dagli attacchi e dal caldo, oggi opprimente e capace di mandare in crisi Gaudu e Bardet, i due francesi in top ten che poi si sono salvati rientrando nel plotone principale.

Dopo oltre 45 km si è formato il drappello giusto, 14 elementi (con Ciccone e Bettiol che ci hanno provato in avvio, ma sono rimasti esclusi) che hanno dovuto lottare con un gruppo che comunque non ha lasciato mai più di 3 minuti e mezzo, visto che Bilbao si trovava già a ridosso della top ten nella generale dopo la tappa del Puy de Dome.

Ai -50 km dall'arrivo ci hanno pensato poi Van der Poel e Van Aert a regalare un po' di spettacolo uscendo dal gruppo in discesa e arrivando a 2'15” da coloro che si stavano giocando la tappa, ma tatticamente è stata un'azione comunque inutile visto che i due già avevano tirato parecchio per i compagni e le chances di rientrare erano praticamente nulle. Una volta ripresi sull'ultima cote, là davanti è partito (quando mancavano ancora 33 km) Krists Neilands per provare a regalare un altro successo alla Israel e il lettone è stato davvero bravissimo, ripreso solo a poco più di 3 km dalla linea d'arrivo.

A quel punto, tentativi di Zimmermann e O'Connor negli ultimi 1500 mt con un Bilbao perfetto a controllarli per poi vincere nettamente davanti al tedesco della Intermarché e all'australiano dell'AG2R, uscito di classifica con la crisi di domenica scorsa. Ai piedi del podio di giornata ecco lo stesso Neilands, amarissimo 4°, davanti a Chaves e Pedrero, con 27” di ritardo per un altro quartetto rimasto in ballo per il successo sino al gran finale, quello composto da Skjelmose Jensen (7°), Kwiatkowski (8°), Barguil (9°) e un Alaphilippe, decimo, ancora “appannato” nonostante tanta generosità.

Il gruppo dei big è arrivato a 2'53”, regolato da Jasper Stuyven, con la classifica che non cambia e vede Vingegaard in maglia gialla con 17” su Pogacar, 2'40” su Hindley e 4'22” rispetto a Rodriguez, il cui 4° posto è stato difeso dai compagni della Ineos che hanno tirato sull'ultima salita per contenere i danni da... Bilbao. Il basco vincitore di giornata, infatti, è salito al 5° posto a 4'34” dal leader, 5 secondi meglio di Adam Yates che a sua volta ne ha altrettanti nei confronti del gemello Simon, 7°.

E Pello, oltre a dedicare il successo a Gino Mader nel giorno del primo hurrà della Bahrain-Victorious (quasi un mese dopo il tragico fatto avvenuto al Giro di Svizzera), va ricordato che per questa edizione aveva già deciso di donare, come fece lo sfortunato compagno di squadra elvetico a suo tempo, un euro per ogni corridore finito alle sue spalle in ogni tappa, in modo da piantare alberi nei suoi Paesi Baschi e compiere una missione ambientalista che tanto sarebbe piaciuta a Gino, molto sensibile a questo tema.

Mercoledì l'undicesima tappa di questo Tour, con un probabile arrivo allo sprint in quel di Moulins e la maglia verde Jasper Philipsen in cima al pronostico.

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