Il sogno australiano con Hindley, ma Vingegaard può già attaccare la maglia gialla verso Cauterets

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Il sogno australiano con Hindley, ma Vingegaard può già attaccare la maglia gialla verso Cauterets

Oggi il secondo tappone pirenaico alla Grande Boucle, con il Tourmalet ad anticipare gli ultimi 16 km dell'ascesa finale: Pogacar chiamato alla rimonta nei confronti del danese, ma in giallo c'è la maglia rosa del 2022. Al Giro Donne l'ultimo arrivo in salita al Santuario della Guardia, sarà ancora Van Vleuten show? Orari e percorsi.

Ancora salite, ancora spettacolo atteso sulle strade del Tour de France, per la sesta tappa che chiuderà la due giorni sui Pirenei, già capaci di regalare di tutto ieri verso Laruns.

Jai Hindley ha conquistato la maglia gialla, ma Jonas Vingegaard, che ha staccato di forza Tadej Pogacar sul Marie Blanque, si trova a 47 secondi dall'australiano della Bora-Hansgrohe e oggi potrebbe attaccarlo, visto quanto dimostrato ieri. Il danese della Jumbo-Visma rimane il favorito di questo Tour, senza dimenticare che Tadej Pogacar, a 53” dal grande rivale e 1'40” da Hindley, potrebbe inventarsi un po' di tutto.

Il terreno c'è, lungo i 145 km da Tarbes a Cauterets-Cambasque, dove si arrivò il 18 luglio 1995 in occasione di quella maledetta frazione sulle strade di Francia, nel giorno della morte di Fabio Casartelli. Non si affronterà il Portet d'Aspet, dove si trova il monumento dedicato al corridore lombardo, ma la prima vera salita di questo tappone sarà un altro colle leggendario, l'Aspin con i suoi 12 km al 6,5% di pendenza media.

Discesa e quasi subito ecco le rampe del Tourmalet, 17 km al 7,3% (GPM hors categorie, occhio alla lotta per la maglia a pois che vede Gall leader davanti a Ciccone) e scollinamento quando mancheranno però ancora 47 km. Lunga discesa e tratto di vallata prima di attaccare i 16 km finali verso Cauterets; la media è del 5,4%, ma le pendenze sono cattive proprio nell'ultima parte, visto che dai -4000 sino agli ultimi 1500 mt, non si scende mai sotto il 10%.

Vingegaard su tutti per la tappa, con una Jumbo-Visma che potrebbe anche decidere di controllare la corsa (oppure sganciare in fuga uomini poi d'appoggio nel finale, vedi Van Aert ieri), ma sono tanti i nomi candidabili per questa giornata, con la lotta per il podio che risulta ancora più aperta dopo le difficoltà accusate ieri da Pogacar, e pensiamo pure a Giulio Ciccone che attualmente è 3° nella generale, a 1'03” da Hindley, e può fare corsa parallela in casa Lidl-Trek con il danese Skjelmose Jensen.

Si parte alle ore 13.25, con arrivo previsto dopo circa 4 ore e diretta tv dalle 13.00 su Eurosport 1/Discovery+ e dalle 14.45 su Rai 2.

Oggi la sesta frazione pure del Giro d'Italia Donne, l'ultima prima del giorno di riposo per il trasferimento in Sardegna, dove nel week-end andranno in scena le ultime due tappe.

E' atteso un arrivo in salita, al termine dei 109 km sulle strade di Liguria, tra Albenga e Alassio: la prima difficoltà di giornata è rappresentata dai 12 km del Passo del Ginestro, poi l'ascesa al Vigneto (quasi 5 km al 6,6%), infine Colle Paravenna (6,5 km al 6%) con scollinamento ai -10 km e infine i 2600 mt conclusivi che portano al Santuario della Guardia, con pendenza media superiore al 7%.

Possibile tris per Annemiek Van Vleuten, di nuovo in trionfo ieri a Canelli? Tutto fa pensare che la stella olandese voglia esaltarsi ancora nell'ultima occasione per le scalatrici, pur avendo oltre 3 minuti di margine su Ewers e Labous, le prime inseguitrici in classifica di una maglia rosa inattaccabile, a maggior ragione dopo il ritiro di Elisa Longo Borghini.

L'interesse è quasi tutto per la lotta al podio finale nella generale, con Gaia Realini che si trova a soli 20 secondi dalla francese Labous, ma deve guardarsi pure da Mavi Garcia e Erica Magnaldi. Si comincia dal km 0 alle ore 11.40, gong attorno alle 14.30 con diretta tv dalle 13.00 su Rai Sport (passaggio dalle 14.00 su Rai 2) e Discovery+.

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