La UAE Emirates conferma gli otto per il Tour, Pogacar vuole la doppietta. Geoghegan Hart, rinuncia amara

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La UAE Emirates conferma gli otto per il Tour, Pogacar vuole la doppietta. Geoghegan Hart, rinuncia amara

Continuano gli annunci, a poco più di una settimana dal via di Firenze, per una Grande Boucle che vedrà lo sloveno favorito per cercare la storica abbinata con il Giro: al suo fianco Adam Yates (sul podio nel 2023 alle sue spalle), Almeida e Ayuso, mentre la Israel-Premier Tech punta su Gee e Williams, escludendo Froome e Teuns. Intanto, in casa Lidl-Trek c'è il forfait del britannico.

Dopo l'ufficialità della presenza di Jonas Vingegaard (e Wout Van Aert) per la Visma Lease a Bike in versione Tour de France, ecco la “risposta” della UAE Emirates.

In realtà, erano noti da tempo gli otto corridori scelti per la Grande Boucle che scatterà per la prima volta dall'Italia, sabato 29 giugno con la Firenze-Rimini (giovedì 27 la presentazione ufficiale delle squadre a P.le Michelangelo); in ritiro a Isola 2000, sono arrivate le conferme necessarie, pensiamo in particolare alla condizione di Juan Ayuso che era caduto in maniera pesante ritirandosi dal Delfinato, per poter proporre un vero e proprio “Dream Team” per l'assalto alla terza maglia gialla, dopo quelle del 2020 e 2021 a firma “Pogi”, poi secondo nel 2022 e 2023 alle spalle di Vingegaard.

Con l'obiettivo della doppietta Giro-Tour, dopo aver dominato sulle strade della corsa rosa, il fuoriclasse sloveno avrà al suo fianco Adam Yates, 3° nel 2023 e recente vincitore del Giro di Svizzera, Joao Almeida, 2° nella corsa elvetica vincendo due tappe, Juan Ayuso, Pavel Sivakov, Tim Wellens, Marc Soler e, vera locomotiva per le tappe più semplici, Nils Politt.

Certo, ci sono anche le alternative per la classifica in caso di problemi per Pogacar, ma in seno al team di Gianetti sono stati molto chiari: si correrà tutti per il leader alla ricerca di un risultato che manca da Pantani nel 1998.

Annunciata pure la Israel-Premier Tech, che non avrà un vero e proprio uomo per la generale, anche se Derek Gee è stato straordinario al Delfinato con il 3° posto finale: il canadese guiderà la compagine di Sylvan Adams con il trionfatore della Freccia Vallone, Stephen Williams, poi ci sarà Pascal Ackermann per le volate e una serie di potenziali attaccanti come Neilands, Houle, Fuglsang, Boivin e Jake Stewart, con l'esclusione di Chris Froome, come nel 2023, e quella più sorprendente di Dylan Teuns, ma anche di Michael Woods che dopo il ritiro dal Giro sembrava poter “rimediare” con la presenza in Francia.

Intanto, questa mattina è arrivata anche la notizia del forfait di Tao Geoghegan Hart: il vincitore del Giro 2020 avrebbe dovuto guidare la Lidl-Trek per la classifica in questo Tour, ma la positività al Covid ha “steso” (con sintomi pesanti, ha confessato il corridore) il britannico classe 1995, che dovrà rivedere i suoi piani a questo punto virando sulla Vuelta. Per il team statunitense, Giulio Ciccone sarà il riferimento in montagna, puntando principalmente a tappe e maglia a pois, con Mads Pedersen faro assoluto per sprint e maglia verde.

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