Parte il Tour de France Femmes, da Rotterdam all'Alpe d'Huez tutte sfidano la regina Vollering

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Parte il Tour de France Femmes, da Rotterdam all'Alpe d'Huez tutte sfidano la regina Vollering

Oggi la prima delle otto frazioni, da Rotterdam a L'Aia con un avvio tutto per le ruote veloci prima della classica verso Liegi e del gran finale sulle Alpi, il prossimo week-end. L'olandese della SD Worx, vincitrice nel 2023, è la netta favorita ma occhio alla Canyon-SRAM di Niewiadoma: la Lidl-Trek, priva di Longo Borghini, punta sul riscatto di Realini e Balsamo.

E ora tocca al Tour de France Femmes, giunto alla terza edizione nella sua nuova versione, rilanciato alla grande da ASO con la direzione affidata a Marion Rousse e una promozione enorme, con tante novità che anche nel 2024 saranno decisamente interessanti.

Una settimana di corsa, posticipata di qualche giorno per non sovrapporsi alle Olimpiadi, con partenza dai Paesi Bassi e sconfinamento in Belgio: si comincerà infatti quest'oggi con la prima di otto tappe, 123 km completamente pianeggianti (ma attenzione al vento...) da Rotterdam, città fulcro del Grand Depart, a L'Aia. Partenza fissata alle ore 12.45 (diretta tv dalle 12.00 su Eurosport 1/Discovery+ che ha l'esclusiva), arrivo previsto attorno alle 15.30.

Domani due semitappe, visto che al mattino ci sarà un'altra occasione per le ruote veloci con i 67 km da Dordrecht alla stessa Rotterdam, che poi nel pomeriggio ospiterà una cronometro (l'unica di questo Tour) di 6,3 km per definire un minimo la classifica tra le big.

Mercoledì attenzione da Valkenburg a Liegi, con il finale identico a quello della “Doyenne”, dalla Redoute alla Roche aux Faucons, poi la quinta frazione da Bastogne ad Amnéville, tosta negli ultimi 50 km con lo strappo che poi porta al traguardo e una lunghezza superiore ai 150 km. Distanze importanti anche per le ultime tre giornate: 6^ frazione da Rémiremont a Morteau, 159 km con un altro finale complicato e poco adatto anche alle sprinter più resistenti come Wiebes e Vos, poi la settima da Champagnole a Le Grand Bornand (la più lunga con i suoi 166 km) per il primo arrivo in salita. Non durissimo, poco più di 8 km al 5%, ma il dislivello è importante per tutta la tappa.

E poi domenica 18 agosto si chiuderà con il Col du Glandon e l'Alpe d'Huez, dal versante iconico per i suoi 13,8 km vicini all'8% di media. Lo scorso anno decise tutto il Tourmalet, quest'anno toccherà ad un'altra vetta iconica ma sulle Alpi anziché sui Pirenei.

Demi Vollering, che rifilò distacchi abissali a tutte nella tappa regina di un anno fa, è la grande favorita per il bis e vivrà un Tour de France speciale, visto che si parte dalla sua terra (anche se da anni vive in Svizzera). Al suo fianco una SD Worx-Protime senza Lotte Kopecky, reduce dai tanti impegni olimpici, ma con Bredewold, Fisher-Black e Vas oltre ad una Lorena Wiebes che punterà alla maglia verde, supportata principalmente da Barbara Guarischi.

La Lidl-Trek non avrà, come noto da sabato scorso per una brutta caduta rimediata in allenamento, il faro e vincitrice del Giro, Elisa Longo Borghini: si proverà a fare una classifica importante con Gaia Realini, che ha già preso parte alla corsa rosa e prima ancora alla Vuelta (pur ritirandosi per una caduta), e cercando una soddisfazione di tappa con Elisa Balsamo, reduce dalla delusione dei Giochi e in generale da una seconda parte di 2024, con la terribile caduta di maggio alla Vuelta a Burgos, molto complicata per la campionessa del mondo 2021. Nel team statunitense, anche Shirin Van Anrooij e Amanda Spratt per le tappe impegnative.

Marianne Vos, come tutte le stelle olandesi, avrà a disposizione un avvio in casa e proverà a contendere a Wiebes la classifica a punti, dopo la grande corsa olimpica che ha visto la fuoriclasse di s'Hertogenbosch cogliere l'argento nella prova su strada. Nella sua Visma Lease a Bike, occhio a Riejanne Markus per puntare al podio della generale, sul quale punta a tornare come nel 2023 Kasia Niewiadoma.

La polacca sarà la punta di una Canyon-SRAM di altissimo livello, con Neve Bradbury (regina del Blockhaus al Giro d'Italia), Chloe Dygert e anche la veneta Soraya Paladin. Juliette Labous ci proverà per lottare in chiave top 3, da capitana della DSM-Firmenich che cerca una tappa con gli sprint di un'altra olandese, Charlotte Kool, lanciata dalla modenese Rachele Barbieri.

Occhio alla FDJ-Suez, da Evita Muzic a Cecilie Uttrup Ludwig sino alla campionessa olimpica a cronometro, Grace Brown.

E ancora l'EF con l'olimpionica, oro su strada a Parigi, Kristen Faulkner che mirerà soprattutto ad una tappa come Alison Jackson, alla Movistar di Lippert e Norsgaard, entrambe vincitrici di giornata nell'edizione 2023 del Tour, ma pure alla UAE ADQ a trazione italiana con Silvia Persico, Sofia Bertizzolo (al rientro dopo la caduta di Burgos assieme a Balsamo) e Erika Magnaldi.

In tema “orange”, la Fenix-Deceuninck punta tutto sulle atlete di casa, da Puck Pieterse che ha fame anche su strada dopo la mazzata olimpica in MTB, Yara Kastelijn e per la generale una scalatrice temibile come Paulina Rooijakkers.

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