Tour de France: altra fuga a Barcelonnette, che colpo per Campenaerts. Big a quasi un quarto d'ora prima delle Alpi

Tour de France: altra fuga a Barcelonnette, che colpo per V big quarto d'ora
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Tour de France: altra fuga a Barcelonnette, che colpo per Campenaerts. Big a quasi un quarto d'ora prima delle Alpi

A 32 anni, il belga della Lotto-Dstny corona il sogno di una tappa alla Grande Boucle regolando in uno sprint a tre Vercher e Kwiatkowski, ancora amaro Van Aert (9°). Pogacar sempre in giallo, enerdì si salgono i 2800 mt della Bonette prima dell'arrivo a Isola 2000.

Lacrime vere, lacrime di un uomo che, a quasi 33 anni, corona il sogno di una vittoria di tappa al Tour de France, dopo averne conquistata una al Giro d'Italia 2021.

Victor Campenaerts è il protagonista felice della frazione n° 18 della Grande Boucle, coronando la fuga da Gap a Barcelonnette per dedicarla al figlio, nato da poche settimane, e alla compagna che l'ha seguito in tutte le settimane di altura nel corso della primavera per preparare al meglio questo Tour. Commuovendosi nel post corsa, anche perchè il suo successo più importante è per la squadra nella quale ha corso quasi tutta la carriera, la Lotto-Dstny che lascerà a fine 2024 (approdando quasi certamente alla Visma Lease a Bike).

Il passistone belga, ex recordman dell'ora, ha capitalizzato un'azione di 36 uomini che hanno avuto spazio, dopo il primo dei cinque GPM di 3^ categoria della giornata, come d'altronde ci si aspettava visto che gli uomini di classifica, arrivati al traguardo a 13'40” da Campenaerts, già pensano ai due tapponi alpini di venerdì e sabato.

E' stato Michal Kwiatkowski a cogliere il momento, ai -40 dall'arrivo e in cima all'ultima cote catalogata, ad accendere l'attacco giusto per andare via con Campenaerts e col giovane transalpino Matteo Vercher. Il corridore della TotalEnergies ha poi provato ad anticipare i due ben più esperti rivali all'interno dell'ultimo km, con “Kwiato” che ha chiuso su di lui, ma è stato anticipato nettamente ai 200 metri da Campenaerts, che ha vinto nettamente su Vercher e sul polacco della Ineos, che rimane ancora a secco come squadra nel Tour n° 111.

A 22” ecco arrivare Skujins, Lazkano, Lemmen, Neilands e Hindley, con il gruppo principale della fuga a 37”, regolato dai grandi delusi e corridori più marcati visto il loro spunto, Wout Van Aert e Michael Matthews che saranno rispettivamente 9° e 10°.

In classifica, a parte la risalita di Steff Cras vicino alla top ten, cambia poco con Pogacar in giallo con 3'11” su Vingegaard e 5'09” rispetto a Evenepoel, alla vigilia del tappone più atteso, quello con arrivo a Isola 2000 (16 km al 7,1% di media) dopo aver affrontato Vars e Bonette, la vetta più alta d'Europa salendo sino a quota 2800 metri.

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