La Vuelta si trasferisce in Spagna con Edoardo Affini leader: "Una sensazione incredibile"

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La Vuelta si trasferisce in Spagna con Edoardo Affini leader: "Una sensazione incredibile"

Oggi il primo dei tre giorni di riposo, da martedì le prime salite nei Paesi Baschi (con un arrivo che strizza l'occhio ad Alaphilippe). Le parole della maglia roja, pronto a tornare a lavorare per i compagni.

La Vuelta si trasferisce dai Paesi Bassi, con una tre giorni che ha sorriso a Jumbo-Visma (vincitrice della cronosquadre) e Bora-Hansgrohe, con le due volate vincenti di Sam Bennett tra Utrecht e Breda, alla Spagna dove si comincerà ad entrare nel vivo del terzo GT stagionale.

Oggi l'arrivo di tutti i team nei Paesi Baschi, con la ripartenza di domani da Vitoria Gasteiz: la quarta tappa si svilupperà lungo i 152 km verso Laguardia, che propone un finale esplosivo con più strappi e l'ultimo km che propone pendenze tra il 7 e l'8%. Ideale per Julian Alaphilippe, se il campione del mondo avrà la gamba dei giorni migliori, e magari per vedere le prime schermaglie tra i big, che sono rimasti fuori dai guai nei primi tre giorni di corsa “orange” e guarderanno poi anche alle frazioni di Bilbao, mercoledì, e soprattutto l'arrivo in salita di 24 ore più tardi al Pico Jano.

E i Paesi Bassi sono da sempre speciali per Edoardo Affini, nuova maglia roja con il piazzamento nella volata di ieri, per una precisa scelta della Jumbo-Visma che ha voluto premiare anche il cronoman mantovano, già determinante nella prima giornata per la squadra della quale è ormai una colonna.

Partendo dalla SEG Racing, il nativo di Buscoldo è cresciuto tantissimo negli ultimi anni proprio dalle formazioni neerlandesi, conoscendo tra l'altro in quel periodo iniziale la sua attuale compagna di vita. “E' una sensazione incredibile ritrovarsi leader di una corsa come la Vuelta, per di più qui – le parole di Edoardo dopo aver vestito il simbolo del primato domenica pomeriggio a Breda – Corro in una grande squadra, sono io che ringrazio loro e adesso faremo di tutto per provare a vincere la Vuelta con Primoz Roglic”.

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