Le "Rocket Girls" riportano anche il titolo europeo in Italia: che oro di Balsamo, Paternoster, Guazzini e Fidanza

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Le "Rocket Girls" riportano anche il titolo europeo in Italia: che oro di Balsamo, Paternoster, Guazzini e Fidanza

L'Inseguimento a squadre femminile è tutto azzurro in quel di Apeldoorn, con le campionesse del mondo britanniche battute nettamente in finale. Nella seconda giornata della rassegna continentale in Olanda, arriva anche il titolo europeo di Matteo Bianchi nel km da fermo, con il quartetto maschile di bronzo come Martina Fidanza nello Scratch.

Una splendida seconda serata di finali, per l'Italia del ciclismo su pista che conquista due titoli europei al velodromo di Apeldoorn, e in entrambi i casi hanno una certa valenza storica.

A cominciare dal quartetto femminile dell'Inseguimento a squadre, che riporta la medaglia d'oro in casa azzurra dopo 7 anni, dominando la finalissima contro le campionesse del mondo in carica (certo, prive di Katie Archibald) della Gran Bretagna: Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Vittoria Guazzini e Martina Fidanza, da metà gara in poi, sono padrone assolute e in 4'12”551 (quasi rialzandosi nell'ultimo mezzo giro) battono le rivali di oltre 3 secondi. La medaglia di bronzo è andata alla Germania, che era stata piegata dalle britanniche nel primo turno decisivo di ieri sera.

E' arrivato poi un titolo inedito per il movimento italiano, quello del km da fermo grazie ad un talento in continua crescita (come l'intero settore della velocità da quando Ivan Quaranta ne ha assunto il comando) come Matteo Bianchi: il 22enne bolzanino, già argento continentale a Monaco un anno e mezzo fa, si tinge d'oro e dopo aver già staccato il miglior tempo in qualificazione, concludendo sotto il minuto di percorrenza, non delude e partendo per ultimo riesce a battere l'olandese e padrone di casa Daan Kool (che sostituiva di fatto il connazionale pluricampione del mondo Jeffrey Hoogland, padrone assoluto della specialità e fresco di record sul km), con un 1'00”276 che basta per regolare di 138 millesimi la medaglia d'argento, con il francese Melvin Landerneau di bronzo a quasi 2 decimi.

In apertura di programma, era arrivata la medaglia di bronzo dal quartetto maschile dell'Inseguimento: i campioni olimpici per... tre quarti, visto che rispetto a Tokyo qui ad Apeldoorn manca Filippo Ganna, si prendono il successo nella finale per il 3° posto, anticipando abbastanza nettamente la Germania in 3'49”976, firmato da Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e la novità Davide Boscaro.

Il titolo europeo è andato, parzialmente a sorpresa, alla Gran Bretagna di Vernon, Hayter, Bigham e Wood, capaci di stroncare i favoriti danesi in 3'45”218.

Ha chiuso poi in bellezza Martina Fidanza, anche se la due volte iridata di specialità puntava dritta al secondo titolo europeo nello Scratch: arriverà la medaglia di bronzo per la bergamasca, piegata solo dalla francese Clara Copponi, nuova campionessa continentale, e dalla sorpresa belga Lani Wittevrongel.

Nella Madison maschile, infine, hanno esultato i veterani tedeschi Theo Reinardt e Roger Kluge (quarta volta sul trono d'Europa per loro), davanti ai transalpini Grondin e Boudat e alla Danimarca dell'eterno Morkov e del giovanissimo Storm. Noni, da vice campioni in carica, Simone Consonni e Michele Scartezzini.

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