Delusione Paternoster nell'Omnium di Valente-bis. I Giochi si chiudono con un fantastico Lavreysen

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Delusione Paternoster nell'Omnium di Valente-bis. I Giochi si chiudono con un fantastico Lavreysen

Parigi 2024, ciclismo su pista: la statunitense domina su Pikulik e Wollaston, l'azzurra è sempre lontana dalla lotta per il podio. Il principe della velocità firma il tris d'oro con un Keirin pazzesco su Richardson, ancora Andrews nello Sprint femminile. L'Italia chiude con un buon bilancio e 3 medaglie.

Un oro, un argento e un bronzo, per la nazionale azzurra su pista che chiude i Giochi Olimpici, nel velodromo di Saint Quentin en Yvelines, con un pizzico di delusione, ma senza rimpianti visto l'andamento della gara, per l'Omnium femminile di Letizia Paternoster.

C'erano tante speranze sul talento della Val di Non, ex vice campionessa del mondo di specialità e arrivata alla “sua” gara nella miglior condizione possibile, ma la trentina non è mai davvero entrata nel vivo della battaglia, sin dallo Scratch concluso al 10° posto, passando per la Tempo-Race (15esima) e pure nella prova preferita, l'Eliminazione, Paternoster si è dovuta accontentare del 6° mentre Jennifer Valente volava direzione bis olimpico.

L'oro di Tokyo 2021, considerata anche l'assenza di Katie Archibald, ha davvero dominato con il primo posto tra Scratch e Eliminazione e il 2° nella Tempo-Race, controllando poi da par suo la corsa a punti per trionfare con 144 lunghezze, contro le 131 della polacca Daria Pikulik, gran argento, e i 125 punti della neozelandese Ally Wollaston che ha lasciato giù dal podio Lotte Kopecky (116), “solo” quarta tentando la rimonta finale che è servita solo per battere Georgia Baker, scesa dal 2° al 5° conclusivo.

Paternoster, che nel “cuore” della corsa a punti aveva guadagnato un giro tentando di tornare in lotta, è crollata negli ultimi 25 giri finendo 13^ a quota 64 pt.

In precedenza, erano terminate le sfide del Keirin maschile e dello Sprint femminile. Che meraviglia Harrie Lavreysen, capace del tris d'oro in altrettanti appuntamenti parigini e del quinto titolo olimpico in carriera, battendo nel solito fantastico duello Matthew Richardson, con l'altro australiano Glaetzer di bronzo.

Tra le donne, che Olimpiade per Ellesse Andrews, già regina del Keirin e che si prende la medaglia d'oro pure nell'altra specialità individuale delle prove veloci. Battuta nella finalissima, con un secco 2-0, la tedesca Lea Sophie Friedrich, con il bronzo al collo di Emma Finucane (tre podi in altrettante gare) che ha regolato, sempre per 2-0, la rivelazione olandese Hetty Van de Wouw.

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