E' ancora Olanda nelle Ardenne, prima classica per Puck Pieterse che batte Vollering e Longo Borghini a Huy

E' ancora Olanda nelle Ardenne, prima classica per Puck Pieterse che batte Vollering e Longo Borghini a Huy
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E' ancora Olanda nelle Ardenne, prima classica per Puck Pieterse che batte Vollering e Longo Borghini a Huy

Capolavoro del talento di casa Fenix-Deceuninck, che vince la Freccia Vallone femminile piegando la fuoriclasse della FDJ-Suez e la campionessa d'Italia, per un soffio terza resistendo a Niewiadoma.

Dopo la firma di Tadej Pogacar sulla corsa maschile, un pallido sole ha accompagnato il gran finale della Freccia Vallone dedicata alle donne (edizione numero 28 per il settore femminile).

E’ ancora Olanda, dopo la tripletta all’Amstel di casa, pure sul Mur de Huy ma con una protagonista differente: a 22 anni, Puck Pieterse si regala la prima grande classica trionfando davanti nientemeno che a sua maestà Demi Vollering, la principale favorita di giornata per cercare il bis del 2023 (come Pogacar, appunto) e che ha “fatto la corsa”, gestendola con la sua FDJ-Suez che ha chiuso sul principale tentativo di giornata, quello di Cedrine Kerbaol (ripresa ai -7 km sulla Cote de Cherave, penultima difficoltà), ed è stata poi lanciata all’ultimo km da una bravissima Juliette Labous.

La vincitrice del Tour 2023, però, è stata saltata da Pieterse negli ultimi 150 mt, con l’esplosività della stellina di casa Fenix-Deceuninck che ha fatto la differenza in maniera netta, mentre a giocarsi il 3° posto sono state Elisa Longo Borghini e Kasia Niewiadoma, con la leader della UAE che ce l’ha fatta, davvero per un soffio, a resistere al ritorno della polacca campionessa in carica: 4° podio alla Freccia quindi per la piemontese, che non ha mai vinto questa corsa ma si è confermata ai soliti, altissimi livelli e può puntare eccome a conquistare finalmente anche la Liegi, in programma domenica.

A completare la top five un’altra delle grandi favorite, la tedesca Liane Lippert della Movistar, con la SD Worx che ha perso ancora prima di partire Anna Van der Breggen, sette volte regina a Huy e stoppata da uno stato di salute non ottimale, e ha visto l’iridata Lotte Kopecky cedere nettamente sulle prime rampe dell’ascesa decisiva verso il muro.

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