Pogacar-Evenepoel? No... l'Amstel è di Skjelmose! L'iridato beffato al photofinish, che finale a Valkenburg

Pogacar-Evenepoel? No... l'Amstel è di Skjelmose! L'iridato beffato al photofinish, che finale a Valkenburg
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Pogacar-Evenepoel? No... l'Amstel è di Skjelmose! L'iridato beffato al photofinish, che finale a Valkenburg

Il trittico delle Ardenne si apre con la sorpresa del danese, che trafigge "Pogi" (all'attacco in solitaria dai -42 sino a 8 km dall'arrivo) e l'olimpionico, clamoroso per riprendere il campione del mondo. Van Aert ancora 4°, come a Fiandre e Roubaix.

Un finale da… Amstel, ovvero con una soluzione al photofinish che è tutt’altro che una novità per la classica della birra.

La 59esima edizione della corsa olandese che apre il trittico delle Ardenne regala tantissime emozioni, con la conclusione parzialmente a sorpresa sul lunghissimo rettilineo alle porte di Valkenburg: dopo aver scalato assieme, e in piena fase di studio, l’ultimo Cauberg ad un paio di km dall’arrivo, Remco Evenepoel, Tadej Pogacar e Mattias Skjelmose Jensen si sono giocati tutto allo sprint.

Il belga, che due giorni fa al Brabante aveva piegato a duello Van Aert, l’ha lanciato per primo e solo di misura lo sloveno e il danese l’hanno saltato, ma con Skjelmose a beffare per una decina di centimetri il campione del mondo: il classe 2000 della Lidl-Trek si prende così la prima classica della carriera battendo due fuoriclasse assoluti, per la 12esima perla da pro e la prima stagionale dopo tanta sfortuna pensando alle cadute di Parigi-Nizza e Itzulia, costate il podio nella generale ormai sicuro nelle due corse a tappe World Tour della primavera.

La corsa è esplosa a poco meno di 50 km dall’arrivo, quando su imbeccata di Julian Alaphilippe, Pogacar ha colto la palla al balzo e, sul Kruisberg ai -42 km, l’iridato della UAE Emirates ha poi staccato il transalpino, involandosi per guadagnare quei 30-35 secondi che, però, non potevano bastare per essere sicuri di un’altra cavalcata vincente.

Anche perché, dopo l’attacco di Skjelmose ai -30, quando mancavano 25 km ecco la zampata di Evenepoel che piomba sul danese e, lavorando assieme, i due riusciranno ad agganciare Pogacar ad appena 8 km dall’arrivo. Poi la guerra di nervi e la soluzione in volata, con Wout Van Aert che anticiperà tutti gli altri, a 34” dal terzetto (che ha avuto anche un minuto di vantaggio), per un altro 4° posto del fiammingo di casa Visma Lease a Bike dopo Fiandre e Roubaix.

Quinto un ritrovato Matthews, poi la sorpresa Barrè per la Intermarché, l’altro francese Grégoire 7° su Benoot, il vincitore in carica Pidcock e un generosissimo, ma di nuovo coi tempi sbagliati, Ben Healy.

L’Italia? Poco o nulla, a parte un Bagioli discreto sino ad una quarantina di km dal traguardo prima di cedere, con Davide Formolo (Movistar) che risulterà il migliore, con la 27esima piazza finale.

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