La stagione di Van der Poel nel ciclocross è finita: niente Mondiale, per il quale Van Aert è ancora in dubbio

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Cyclo Crossi due fuoriclasse

La stagione di Van der Poel nel ciclocross è finita: niente Mondiale, per il quale Van Aert è ancora in dubbio

Le parole del quattro volte iridato a WielerFlits: "E' amaro non poter difendere la mia maglia, ma siamo tutti d'accordo che serva un periodo di riposo per rimediare al danno alla schiena". Intanto l'eterno rivale salterà quasi certamente la Strade Bianche per puntare tutto sulle prime monumento della stagione su strada.

La stagione nel fango del ciclocross è ufficialmente finita per Mathieu Van der Poel.

Oggi andrà in scena il cross di Herentals, con Wout Van Aert impegnato nella gara di casa e Tom Pidcock, ieri vincitore a Gullegem, di nuovo a sfidarlo, e il grande assente sarà ancora una volta il campione del mondo in carica della disciplina.

Non solo, come ha confermato papà Adrie Van der Poel ieri a Sporza, e ha spiegato questa mattina il diretto interessato, MVDP, sulle colonne di WielerFlits, la decisione è stata presa: il fuoriclasse orange ha terminato, con le sole due prove disputate tra Dendermonde (2° all'esordio in Coppa del Mondo) e Heusden-Zolder, costretto al ritiro lo scorso 27 dicembre, la sua brevissima annata nella disciplina che l'ha reso popolare, e si proverà così a salvare le grandi classiche su strada previste tra marzo e aprile, rinunciando alla difesa del titolo iridato a fine gennaio in quel di Fayetteville.

Il problema è sempre quello, la schiena che già fermo il campione dell'Alpecin-Fenix ad agosto, dopo il volo nella gara olimpica di MTB a Tokyo: “A causa di quel dolore, non ho più raggiunto il livello desiderato dal Tour de France in avanti e ora voglio solo liberarmene – le parole del quattro volte campione del mondo di ciclocross – L'unico rimedio risulta essere un periodo di riposo più lungo e sarebbe quindi stupido interromperlo nuovamente e provare ad arrivare al Mondiale.

Siamo tutti d'accordo su questo approccio nel team, anche se è molto amaro visto che ho partecipato dieci volte di fila alla gara iridata nel ciclocross. Non essere in grado di difendere la mia maglia in America fa male”.

Proprio in queste ore, si continua a ragionare in casa Jumbo-Visma sui programmi di Wout Van Aert e, in particolare, sulla partecipazione o meno proprio al Mondiale nel fango di Fayetteville. Da quella trasferta (al momento è più “no” che “sì”) dipenderà anche lo start della stagione su strada per il belga. Se WVA dovesse rinunciare al volo oltreoceano, partirà a fine febbraio con il primo assalto in una classica come la Omloop Het Nieuwsblad, altrimenti è più probabile un avvio direttamente a marzo, sulle strade della Parigi-Nizza.

Secondo quanto dichiarato dal ds Merijn Zeeman, però, è praticamente definita la rinuncia alla Strade Bianche, corsa che il campionissimo di Herentals ha conquistato nel 2020, dopo i due podi degli esordi nel 2018 e nel 2019, e prima del 4° posto dello scorso anno. “Non abbiamo ancora vinto una grande classica sul pavè con Wout, vorremmo provarci nel 2022”, ha fatto sapere Zeeman a Het Nieuwsblad. E così, il passaggio dalla “corsa del sole” significa dire addio agli sterrati senesi e alla stessa Tirreno-Adriatico, con il ritorno in Italia previsto solo per la Milano-Sanremo, primo grande obiettivo.

Van Aert, infatti, vuole fortissimamente le prime tre monumento dell'annata, puntando ad arrivare il più fresco possibile alle sfide con Fiandre e Roubaix, precedute da E3 Harelbeke e Gand-Wevelgem. E l'idea è quella di tentare poi il bis all'Amstel Gold Race e concludere la campagna delle classiche arrivando sino alla Liegi-Bastogne-Liegi, per poi staccare completamente e presentarsi al Tour de France, al via il 1° luglio da Copenaghen.

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