All'ombra del Duomo un altro trionfo britannico. La festa di Geoghegan Hart: "Sono semplicemente... felice"

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Stradagiro d'italia 2020

All'ombra del Duomo un altro trionfo britannico. La festa di Geoghegan Hart: "Sono semplicemente... felice"

Il Giro n° 103, ricco di sorprese, è andato alla squadra migliore e al corridore che ha saputo scardinare la tenaglia (gestita nella maniera peggiore) Sunweb. E Ganna firma il poker: "Un finale di stagione perfetto".

Una giornata conclusiva, all'ombra del Duomo di una Milano che, causa l'emergenza Covid, non ha potuto abbracciare sino alla fine il Giro d'Italia più strano e tormentato di sempre, che ha premiato un giovane britannico capace di ereditare il ruolo che Chris Froome assunse nel 2018, trionfando per la prima e unica volta in rosa.

Questa volta è Tao Geoghegan Hart a riportare il Team Ineos (al tempo era Sky, ma poco cambia) in vetta, dimostrando come la miglior squadra al mondo per le corse a tappe abbia mille risorse, se pensiamo che al terzo giorno di corsa ha perso il capitano unico e grande favorito Geraint Thomas. Il gruppo di Sir Dave Brailsford ha saputo rimboccarsi le maniche, vincere la bellezza di sette tappe e prendersi il titolo più importante, con il Trofeo Infinito letteralmente tolto dalle mani della Sunweb.

I grandi sconfitti sono loro, ma non tanto i corridori visto che Hindley e Kelderman, secondo le loro caratteristiche, hanno fatto il massimo concludendo sulle altre due piazze del podio, quanto per la scelta dei direttori sportivi di non sacrificare il giovane australiano per il capitano e leader virtuale della corsa già sullo Stelvio. Come puntualmente dimostrato oggi, il neerlandese era l'unico corridore (con quel vantaggio di quasi 3 minuti a metà dell'ultima settimana, una volta staccato Almeida) che poteva contenere il ritorno di Geoghegan Hart e fermare l'armata Ineos, semplicemente perfetta con un Rohan Dennis risultato letteralmente l'uomo in più. E la stessa maglia rosa ci ha tenuto subito a sottolineare, nel post gara che l'ha visto indossare per la prima volta in carriera il simbolo del primato, l'enorme lavoro del team: “Senza di loro non ce l'avrei mai fatta, ma questo successo dimostra che bisogna crederci sempre – le parole di Geoghegan Hart – Oggi ho dato il massimo, ma senza prendere rischi nelle curve. Sono semplicemente un uomo felice”.

E Filippone Ganna, che a Milano ha distrutto nuovamente la concorrenza per il terzo successo in altrettante prove contro il tempo, quarto complessivo del suo straordinario Giro, ha aggiunto: “La squadra ha saputo rialzarsi, volevamo onorare il Giro dopo quanto successo a Thomas. Ci siamo riusciti vincendo addirittura sette tappe e la classifica finale, poi con un Dennis così... Io personalmente sono molto contento del mio Giro, ma il voto datemelo voi; oggi sono partito a tutta per finire al meglio una stagione bellissima, dall'ammiraglia mi gridavano che mancavano solo pochi km alla fine di tutto. Ed è andata davvero bene”.

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