Evenepoel si riprende la rosa a Cesena, ma gli Ineos volano e sono incollati, bene anche Caruso

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Evenepoel si riprende la rosa a Cesena, ma gli Ineos volano e sono incollati, bene anche Caruso

La seconda crono di questo Giro è ancora del belga, che brucia però di neppure un secondo Thomas, con Geoghegan Hart subito alle spalle. Roglic si salva bene, sarà una corsa rosa apertissima dopo il giorno di riposo.

Una cronometro a sorpresa, con il grande favorito che la porta a casa, sì, ma solo sul filo di lana per una maglia rosa che torna sulle spalle di Remco Evenepoel, senza quel margine atteso dal belga.

Da Savignano sul Rubicone a Cesena, 35 km contro il tempo, completamente pianeggianti ma con la pioggia che a tratti è stata un'insidia importante, per la 9^ tappa di un Giro d'Italia che si preannuncia bellissimo nella sfida per la vittoria finale.

Dopo Ortona, Evenepoel firma il bis nella sua specialità preferita, ma il capitano della Soudal-Quick Step brucia Geraint Thomas per meno di un secondo, con Tao Geoghegan Hart terzo a 2. E Stefan Kueng, che partendo prima ha subito maggiormente l'asfalto bagnato, è 4° con tanti rimpianti a soli 4” dal vincitore, facendo meglio di poco rispetto al compagno di squadra in casa Groupama-FDJ, il campione transalpino a crono Bruno Armirail (5° a 8”).

Remco era partito fortissimo, guadagnando 11” su Thomas e ben di più su tutti gli altri nei primi 13 km, ma come ha ammesso nel post tappa forse ha esagerato, “riagguantato” virtualmente dai leader Ineos all'ultimo intermedio ai -6 dall'arrivo, prima di bruciarli per un soffio sul traguardo. E Primoz Roglic? Ad oltre 30” dal grande rivale al primo rilevamento, lo sloveno si è acceso nella seconda parte di crono e può dirsi decisamente soddisfatto dei soli 17 secondi persi dal belga, per la sesta piazza di giornata davanti a Arensman, un solido Vlasov (+ 30”), un Almeida dal quale invece ci si attendeva di più, con 35” di ritardo per il portoghese, e un bel Damiano Caruso a 42”, con l'Italia che certamente può rimpiangere, per il risultato di giornata, l'assenza di Filippo Ganna che sarebbe stato il principale favorito con un Evenepoel lontano dal livello della prima frazione, dove il due volte campione del mondo era stato battuto proprio da Remco.

Così, alla vigilia del giorno di riposo in programma lunedì, la classifica generale vede Evenepoel in rosa con 45” di margine su Thomas, 47 rispetto a Roglic, 50 su Geoghegan Hart e 1'07” su Almeida e Leknessund, con il norvegese del Team DSM che cede il simbolo del primato come preventivato, ma in fondo si difende bene pagando solo 1'15” dal vincitore.

Nell'attuale top ten troviamo poi Vlasov 7° a 1'48”, Caruso 8° a 2'13” e sempre più faro della Bahrain, visti i distacchi patiti da Haig e Buitrago, Kamna 9° a 2'37” e Sivakov 10° a 3 minuti, con la Ineos che nei 15 piazza pure Arensman e De Plus.

Si è concluso oggi il Giro di Ungheria, ma senza l'attesa volatona sulle strade di Budapest visto che la pioggia e l'asfalto giudicato pericoloso dalla giuria di gara, ha portato alla cancellazione della quinta e ultima tappa: Marc Hirschi (UAE Emirates), che aveva ipotecato il successo finale gestendo benissimo i due arrivi in salita, conquista così l'edizione 2023 precedendo il britannico Ben Tulett (Ineos Grenadiers) e il connazionale Yannis Voisard (Tudor), con Matteo Fabbro 7° e Davide Piganzoli 9°.

E' stata anche la giornata del ritorno al successo di Greg Van Avermaet: pochi giorni dopo l'annuncio dell'addio all'agonismo a fine 2023, il veterano belga alza le braccia al cielo alla Boucles de l'Aulne. Quarto ieri al Tour du Finistère, l'alfiere dell'AG2R Citroen ha battuto sul traguardo di Chateaulin il connazionale Florian Vermeersch (Lotto-Dstny) e l'iberico Jon Barrenetxea (Caja Rural), con Marco Tizza buon quarto per la Bingoal.

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