In attesa di... Remco, Nibali e Contador applaudono il Giro da grandi ex: "Un percorso bellissimo"

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Stradagiro d'italia 2023

In attesa di... Remco, Nibali e Contador applaudono il Giro da grandi ex: "Un percorso bellissimo"

Il campione del mondo Evenepoel è l'uomo che tutti vogliono al via dell'edizione 2023, presentata ufficialmente ieri a Milano. L'analisi del siciliano e dello spagnolo, così come del campione in carica Jai Hindley che non ha escluso il tentativo di bis.

Un Giro d'Italia davvero completo, aperto a tutti, con 70 km a crono come non si vedeva dall'edizione numero 100, quella del 2017 vinta da Tom Dumoulin, ma che al tempo stesso propone arrivi in salita molto impegnativi, da Lago Laceno e Campo Imperatore al sud, sino ai tapponi di Crans-Montana, Monte Bondone, Val di Zoldo e Tre Cime di Lavaredo, per non parlare della cronoscalata finale al Monte Lussari, con pendenze quasi impossibili sulla cima sopra Tarvisio.

La corsa rosa 2023, che ha svelato il percorso nella serata di lunedì a Milano, andrà in scena dal 6 al 28 maggio e, seppur ci siano ancora oltre 6 mesi di attesa prima della grande partenza dall'Abruzzo (per la seconda volta nella storia, mentre Roma ospiterà la chiusura per la quinta), ora l'attesa è tutta per le scelte dei campioni che si presenteranno al via.

Se le voci riguardo la partecipazione di Wout Van Aert e Primoz Roglic in casa Jumbo-Visma, in realtà sono ancora abbastanza flebili, è l'iridato Remco Evenepoel ad attirare la maggior parte dei rumors riguardo una presenza che appare probabile, con l'esordio del fenomeno belga al Tour verosimilmente rinviato al 2024, ma servirà ancora qualche settimana per certezze in tal senso.

Il direttore del Giro, Mauro Vegni, ha parlato così ieri dopo la presentazione della sua creatura: “Ci sono due filosofie dietro questo percorso, una è sportiva e l'altra è legata alla promozione del nostro territorio e della nostra cultura. Non possiamo scindere la corsa dal territorio in cui si svolge. Adesso è presto per pensare a chi correrà questo Giro, ma sicuramente chi lo vincerà sarà un grande campione. Tra chi mancherà al Giro del prossimo anno sicuramente Vincenzo Nibali, un grande corridore che ha fatto gioire migliaia di italiani e che quest'anno ha deciso di scendere dalla bici”.

Proprio l'asso messinese, due volte maglia rosa nel 2013 e nel 2016, si è detto entusiasta del percorso allestito: “Ho guardato questo tracciato ancora con gli occhi da corridore – ha ammesso Nibali sul palco del Teatro Lirico Giorgio Gaber - È molto simile alle edizioni che ho vinto io e quindi mi piace molto. È un Giro ben disegnato con una prima parte molto movimentata, sarà fondamentale essere al top della forma. Nella seconda parte si va in crescendo, e serviranno energie soprattutto nell'ultima settimana”.

Alberto Contador è stato uno degli ospiti d'onore per lanciare il Giro 2023: “Per me è sempre speciale il Giro d'Italia. La prima parte sarà già molto interessante con la crono iniziale e poi l'arrivo in salita sul Gran Sasso. Fin dalle prime tappe è importante avere intuito, cogliere ogni opportunità. Se capisci di stare bene subito in salita devi attaccare, perchè il finale del Giro è molto esigente”.

Il campione in carica è Jai Hindley: si parla da mesi della possibilità che l'australiano punti al Tour nel 2023, ma lo scalatore della Bora-Hansgrohe non ha negato la possibilità di essere al via da Fossacesia Marina, in quella terra d'Abruzzo che l'ha adottato ciclisticamente sin da ragazzino: “L'intero percorso è molto interessante, penso che la tappa 7 con l'arrivo a Campo Imperatore sarà molto importante, ho vinto lì nel 2017 al Giro Under 23 e mi piacerebbe ripetermi – ha sottolineato la maglia rosa 2022 - Non ho ancora definito i miei piani per il 2023, ma spero di essere al via del Giro il prossimo anno”.

Arnaud Demare, ultimo vincitore della maglia ciclamino, era anch'egli presente a Milano, lui che ha un rapporto davvero speciale con il Giro e le sue volate: “Se dovessi scegliere una tappa, mi piacerebbe vincere l'ultima a Roma. Significherebbe anche essere stato capace di portare a termine questa corsa”. Infine Koen Bouwman, maglia azzurra dei GPM nell'ultima edizione: “Mi piace molto questo percorso e se devo individuare una tappa che vorrei correre e, perchè no, vincere, quella è la 13esima (a Crans-Montana con la Cima Coppi sul Gran San Bernardo, ndr), ricca di salita”.

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