Jai dopo Cadel, è festa australiana a Verona: "Il trofeo più bello". E Nibali saluta col sorriso

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FerrariFabio,

Stradagiro d'italia 2022

Jai dopo Cadel, è festa australiana a Verona: "Il trofeo più bello". E Nibali saluta col sorriso

Il Giro d'Italia di Jai Hindley si è concluso nel cuore dell'Arena con la maglia rosa in estasi. L'ultima avventura in rosa del messinese, vicino al 12° podio in un GT, e la crescita di un altro cronoman azzurro di altissimo livello come Sobrero, dominante nell'ultima tappa. Le loro emozioni.

L'Australia fa festa, ma anche una fetta d'Abruzzo che ha visto crescere quel ragazzino esile nel panorama del ciclismo giovanile, prima di fare il grande salto, sfiorare già la vittoria del Giro a 24 anni, in maglia Sunweb, e poi conquistarla 19 mesi più tardi, nel pomeriggio di Verona.

Jai Hindley è il trionfatore dell'edizione numero 105 della corsa rosa, un successo pienamente meritato con l'impresa di staccare in maniera così netta Richard Carapaz nel momento decisivo, ieri sugli ultimi 4 km del Passo Fedaia, diventando così il primo australiano a vincere il Giro d'Italia, davanti agli occhi di Cadel Evans che, undici anni fa, ha portato i canguri nella storia del ciclismo portando a casa il primo GT del paese, il Tour de France.

Ho vissuto un 2021 molto difficile, dopo quel 2° posto al Giro 2020, ma io amo questa corsa e volevo tornare a certi livelli dopo un anno durissimo – le parole di Hindley nei minuti che hanno preceduto la preparazione nello scenario unico dell'Arena di Verona – Non sapevo sinceramente se sarei riuscito a lottare per la vittoria finale, ma il successo sul Blockhaus mi ha dato fiducia e poi, conquistare la maglia rosa sul Fedaia, al penultimo giorno, è stato da brividi.

E' un onore vedere il mio nome sul Trofeo Senza Fine, che è il più bello che possa esistere nel mondo del ciclismo”.

C'è anche tanta Italia in un Giro 2022 che non ha visto corridori azzurri salire sul podio finale, ma che ha portato 5 vittorie di tappa con tanti giovani (il più “anziano” è stato Ciccone, che comunque è nato nel dicembre 1994) e due piazzamenti in top ten dei grandi veterani, Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo.

Il fuoriclasse messinese, 4° a 9 minuti da Hindley, ha disputato con grandissimo orgoglio ma anche prestazioni sempre di buonissimo livello, per certi versi inaspettate visto che a 37 anni parliamo di un risultato paragonabile agli undici podi agguantati nei GT di una carriera che terminerà a fine 2022. Senza ripensamente, come ha confermato Nibali oggi pomeriggio: “Dopo un Giro così duro, ero stanco e ho cercato solo di gestire questa crono e il vantaggio nei confronti di Bilbao (5° a soli 12” dallo “Squalo”). Entrare in un palcoscenico inimitabile come l'Arena, al mio ultimo Giro, è stata una grande emozione.

Sono felice di aver concluso in questo modo. No, non ci saranno ripensamenti, ma voglio finire bene questo 2022”.

E poi c'è Matteo Sobrero, che oggi si è regalato la prima vittoria a grandi livelli, battendo nettamente tutti i rivali nella crono caratterizzata dalla salita delle Torricelli. Già quarto a Budapest, il suo tricolore ha brillato come quello di Filippo Ganna nelle prove contro il tempo delle edizioni 2020 e 2021, lui che è legato al fuoriclasse verbanese in maniera particolare, essendo il fidanzato della sorella di Pippo. “Devo ancora realizzare di aver vinto una prova così importante – il primo commento del piemontese della BikeExchange ai microfoni di Rai Sport – Le due crono di questo Giro erano l'obiettivo, ma dopo tre settimane nelle quali soffri parecchio, non sai mai cosa aspettarti dall'ultima giornata.

In gara mi sono subito sentito bene e dedico la tappa alla squadra, che ha lavorato tantissimo in galleria del vento per le cronometro, come dimostra anche la vittoria di Simon in quella iniziale di Budapest. Ero qua per aiutarlo, purtroppo si è dovuto ritirare, ma abbiamo finito con un bel successo”.

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