La cronoscalata sul Monte Lussari? Pare salva, ecco l'accordo trovato tra organizzazione e squadre

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La cronoscalata sul Monte Lussari? Pare salva, ecco l'accordo trovato tra organizzazione e squadre

Alla vigilia dello start del Giro, questa mattina c'è stata la riunione per discutere sulle problematiche della logistica per la penultima tappa in Friuli. Gert Van Bondt spiega a Het Nieuwsblad: "Ogni corridore avrà assistenza e ci sarà una doppia moto per i primi 10 della generale".

L'allarme era stato lanciato nella giornata di ieri, prima della presentazione sul palco di Pescara, ma nel giro di poche ore dovrebbe essere stata trovata la soluzione definitiva per confermare la cronoscalata decisiva del Giro d'Italia al via sabato in Abruzzo.

La Tarvisio-Monte Lussari, 18,6 km contro il tempo per la terza e ultima prova contro il tempo, con i 7 durissimi km finali quale giudice inappellabile per la maglia rosa, era stata in pericolo viste le enormi problematiche nate a livello logistico, su una strada che ha una carreggiata strettissima e con un arrivo che non permette di ospitare l'imponente carovana a seguito del Giro.

Il dubbio di manager e direttori sportivi dei team era legato alla possibilità di assistere al meglio i propri corridori, utilizzando solo le moto; come ha spiegato a Het Nieuwsblad uno dei ds della Soudal-Quick Step di Remco Evenepoel, l'esperto Geert Van Bondt, “ogni atleta sarà seguito da un meccanico con bici di scorta, non facile da gestire ma come abbiamo già visto in passato. E per i primi dieci della classifica, due moto alle spalle con una che ospiterà il meccanico e l'altra il direttore sportivo”.

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