La vigilia dei grandi favoriti per la maglia rosa: Nibali teme Thomas e Fuglsang, ma Simon Yates...

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradagiro d'italia 2020

La vigilia dei grandi favoriti per la maglia rosa: Nibali teme Thomas e Fuglsang, ma Simon Yates...

Sabato la cronometro che aprirà il Giro d'Italia 2020, da Monreale a Palermo. Il siciliano: "Al Mondiale mi sono sentito meglio, pronto a lottare".

E' tempo di vigilia, per un'edizione numero 103 del Giro che domani, con la cronometro di 15,1 km da Monreale a Palermo, assegnerà una prima maglia rosa che vede quale grande favorito il fresco campione del mondo del tic tac, Filippo Ganna.

Il corazziere piemontese, comunque vada a finire la sfida contro il tempo di sabato pomeriggio (l'iridato partirà alle ore 14.58), si metterà poi al servizio del capitano di casa Ineos Grenadiers, quel Geraint Thomas che dopo un 1° e un 2° posto al Tour tra il 2018 e il 2019, ora punta deciso al primo trionfo sulle strade italiane. “Amo l'Italia, qui sono cresciuto (ai tempi della Barloworld, ndr) e voglio riscattare la sfortunata esperienza del 2017 – le parole del gallese giovedì in conferenza stampa, riferendosi alla caduta nella tappa del Blockhaus che lo estromise dai giochi per la vittoria – Sto bene, anche i campionati del mondo a cronometro mi hanno dato conferme importanti sulla condizione, dopo una buona Tirreno-Adriatico”.

Corsa dei due mari che Thomas ha concluso al 2° posto, battuto dall'altro britannico che bisogna annoverare tra i papabili non solo per il podio, ma anche per il successo finale; parliamo di Simon Yates, che ha mostrato un approccio diverso rispetto al 2019, quando a Bologna mise in guardia tutti i rivali per poi crollare già nella crono di San Marino. “Siamo qui per un risultato importante, ma i rivali sono parecchi e sarà tosta. Ci siamo preparati al meglio”, ha sottolineato il 28enne di Bury, che sfiorò il trionfo finale nel 2018, prima del crollo nelle tappe piemontesi e dopo aver vinto tre frazioni e dominato la corsa in maglia rosa per un paio di settimane.

E poi c'è Vincenzo Nibali, considerato uno dei quattro grandi favoriti (assieme a Fuglsang, che il siciliano teme parecchio) sia per lo storico dello squalo messinese sulle tre settimane e in particolare al Giro, dove sale sul podio da sei edizioni consecutive (con i trionfi del 2013 e del 2016, ndr). “Il Mondiale di Imola mi ha dato buone sensazioni, dopo un periodo non semplice – ha spiegato ieri riferendosi alle difficoltà incontrate durante la Tirreno-Adriatico, conclusa lontano dai migliori – Credo che siano Fuglsang e Thomas i principali avversari, hanno esperienza, la condizione giusta e un'ottima squadra, ma noi siamo qui per cercare il massimo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
30
Consensi sui social