Lunedì la presentazione del Giro 2023: le anticipazioni di "cicloweb" per una corsa equilibrata e con tre crono

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Stradagiro d'italia 2023

Lunedì la presentazione del Giro 2023: le anticipazioni di "cicloweb" per una corsa equilibrata e con tre crono

Tra poche ore a Milano il lancio ufficiale della prossima corsa rosa: quasi 70 i km contro il tempo, con la terribile cronoscalata al Monte Lussari che arriverà dopo Bondone, Zoldo Alto e Tre Cime di Lavaredo. I primi arrivi in salita già nella prima settimana tra Lago Laceno e Campo Imperatore, ma il percorso non sarà durissimo.

E' già tempo di parlare di Giro d'Italia, visto che a meno di sette mesi dall'edizione 2023 della corsa rosa, in programma dal 6 al 28 maggio, domani sarà tempo di presentazione ufficiale del percorso.

Lunedì, dalle ore 17.30 al Teatro Giorgio Gaber a Milano, il lancio del Giro n° 106 del quale si conoscono già molti dettagli. Il collega Francesco Dani, grande esperto di “cicloweb.it”, ha ricostruito, raccogliendo le varie informazioni provenienti da più fonti e dagli stessi comuni che ospiteranno la carovana, praticamente l'intero tracciato anche se, naturalmente, qualche punto di domanda rimane per le tappe interlocutorie.

Ufficiali le prime due, con la Fossacesia Marina-Ortona, crono di 18,4 km in terra d'Abruzzo, ad aprire le danze prima dell'atteso arrivo in volata a San Salvo. Complessivamente, saranno una settantina i km contro il tempo, elemento che strizza l'occhio all'iridato Remco Evenepoel, che pare proprio indirizzato verso il ritorno al Giro così come potrebbe esserci anche Primoz Roglic. Di questo, però, se ne parlerà più avanti.

Il direttore Mauro Vegni porterà poi il Giro verso sud, anche se rispetto agli anni scorsi non si arriveranno a toccare Sicilia e Calabria. Probabile un arrivo a Melfi, con finale insidioso, alla terza giornata, poi ecco la prima vera salita verso Lago Laceno, verosimilmente già al quarto giorno prima di approdare in Campania. Non ci sono troppe certezze in questo caso, ma dovrebbero esserci occasioni per le ruote veloci con una possibile Atripalda-Salerno e poi il circuito attorno a Napoli, replica della spettacolare tappa vissuta nel 2021.

Già ufficiale l'arrivo della settima tappa, a Campo Imperatore sulle montagne del Gran Sasso d'Italia, per il terzo traguardo in casa abruzzese, praticamente certo pure quello dell'ottava frazione sui muri attorno a Fossombrone. E la chiusura della prima settimana, domenica 14 maggio, proporrà una cronometro attorno ai 33 km da Savignano sul Rubicone a Cesena, nel cuore della Romagna. Poi il giorno di riposo verso l'Emilia, visto che Scandiano ospiterà lo start della decima tappa, che arriverà (anche in questo caso ci sono pochi dubbi) a Viareggio dopo una prima parte insidiosa sull'Appennino tosco-emiliano, ma con un finale tutto per gli sprinter.

Qualche dubbio in più sull'undicesima e dodicesima tappa, verso il Piemonte con possibili arrivi a Tortona e Rivoli, mentre si tornerà a salire in maniera importante il tredicesimo giorno di corsa, con traguardo posto a Crans-Montana dopo aver scalato il Gran San Bernardo. E per il finale della seconda settimana, si parla di un traguardo a Cesano Maderno (difficile intuire con quale tipo di altimetria, ma potrebbe essere un'altra volata) e poi a Bergamo, per riproporre il finale del Lombardia 2021 con il Passo di Ganda e lo strappo della Boccola nel cuore della città alta.

Dopo l'ultimo giorno di riposo, le montagne più impegnative come da tradizione: martedì 23 maggio ecco la scalata al Monte Bondone (da capire su quale versante), poi una frazione più semplice verso Caorle ed ecco il trittico della verità, con la giornata nelle Dolomiti bellunesi per arrivare a Zoldo Alto, dove nel 2005 Basso si vestì di rosso e vinse Savoldelli, poi il tappone cruciale con Campolongo, Valparola, Giau, Tre Croci e infine i durissimi 4 km finali verso le Tre Cime di Lavaredo, a 10 anni dall'impresa di Nibali sotto la neve.

Il Friuli Venezia Giulia ospiterà l'ultima tappa impegnativa, la storica cronoscalata al Monte Lussari per una frazione contro il tempo che dovrebbe attestarsi sui 17 km, con la parte centrale che propone oltre 4 km al 15% di pendenza media. E poi la “sorpresa”, considerata tale almeno fino a qualche settimana fa quando l'arrivo finale era quasi nelle mani di Trieste, visto che si volerà tutti a Roma per concludere il Giro nella capitale, con una frazione in linea come nel 2018.

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