Mamma mia che Thomas De Gendt a Napoli! Gabburo ad un passo dal sogno, MVDP beffato

Un'autentica rinascita, a 35 anni e dieci dopo quell'impresa sullo Stelvio che gli valse un clamoroso podio finale al Giro d'Italia.

Thomas De Gendt, questa volta, vince la sua seconda tappa nella corsa rosa tra gli strappi e le mille curve dello spettacolare circuito attorno a Napoli, conquistando l'ottava frazione con un autentico capolavoro. Sì, perchè il corazziere della Lotto-Soudal, che da un paio d'anni non otteneva più le soddisfazioni di un tempo, ha attaccato sin dal km 0, vero “motore” assieme a Mathieu Van der Poel della fuga di 21 uomini che caratterizzerà la corsa.

Poi un nuovo attacco a 40 km dal termine, dopo una fucilata di MVDP, che ha sorpreso lo stesso neerlandese e Girmay, i due grandi favoriti in quell'azione così corposa. La coppia della Lotto-Soudal formata da De Gendt e Vanhoucke è stata perfetta, ricevendo anche il supporto di Gabburo e Arcas, per poi giocarsi tutto nello sprint a quattro sul lungomare, dopo il disperato tentativo di rimonta di Van der Poel e di Girmay (alla fine 7° e 5°, tra di loro ha concluso un ottimo Mauro Schmid).

De Gendt ha preceduto un Davide Gabburo arrivato ad un passo dal sogno, suo e della Bardiani-CSF-Faizané, mentre Jorge Arcas (Movistar) ha concluso terzo davanti a Vanhoucke, che nel finale si è sacrificato completamente per il compagno di squadra.

E i big? Nuovamente un nulla di fatto, tutti compatti a 3'30” dal vincitore in attesa della battaglia su uno degli arrivi più duri di questo Giro, domenica sul Blockhaus. Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) conserva la maglia rosa, anche se qualche pericolo il giovane iberico l'ha corso, con Guillaume Martin entrato nella fuga giusta (concludendo poi 9° di tappa) per risalire sino alla quarta piazza in GC, a 1'06” dal leader.