Nico Denz si regala la prima al Giro, rimpianti per Bettiol a Rivoli. Big tranquilli prima di Crans-Montana

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Nico Denz si regala la prima al Giro, rimpianti per Bettiol a Rivoli. Big tranquilli prima di Crans-Montana

Il tedesco della Bora-Hansgrohe batte in uno sprint a tre Skujins e Berwick, con Tonelli 4°. Il gruppo con la maglia rosa Thomas oltre gli 8 minuti di distacco alla vigilia del tappone svizzero che fa discutere...

Un'altra fuga premiata, come d'altronde oggi era facile prevedere con un tracciato come quello proposto lungo i 185 km da Bra a Rivoli.

La 12esima tappa del Giro d'Italia vede 30 uomini giocarsi il successo, ma alla fine sono solo in tre ad arrivare allo sprint nella località piemontese, con la seconda vittoria nel giro di 24 ore per un corridore tedesco: dopo Pascal Ackermann a Tortona, ci pensa Nico Denz a regalare una gioia alla Bora-Hansgrohe che aveva perso due giorni fa capitan Vlasov.

Il 29enne passistone in trionfo lo scorso anno al Giro di Svizzera, ottiene la perla più importante di una carriera da gregarione di lusso, lui che era già stato 2° di tappa nella corsa rosa (alla quale è legato anche per le parentele che ha nel nostro paese) a Gualdo Tadino nel 2018, piegato solo da Matej Mohoric. E' stato davvero perfetto Denz, scappato assieme a Skujins, Berwick e Tonelli rispetto agli altri 26 fuggitivi, quando ancora mancavano oltre 90 km all'arrivo.

Il quartetto ha guadagnato oltre 3 minuti prima dell'ascesa al Colle Braida: scalatori più adatti a quelle pendenze come Skujins e Berwick hanno fatto di tutto per staccare il tedesco, che ha retto stringendo i denti e poi ha dominato la volata ristretta, mentre Alessandro Tonelli, che ha ceduto in salita ai -30 km, si è dovuto accontentare della quarta posizione per la sua Green Project Bardiani CSF Faizané.

Tanti rimpianti invece per Alberto Bettiol e Christian Scaroni, che si sono mossi troppo tardi e hanno poi dimostrato di avere la gamba per giocarsela, così come Marco Frigo: il giovane della Israel-Premier Tech ha portato a casa un bel 5° posto, davanti a Van Wilder che ha regolato appunto il fiorentino e il bresciano, 7° e 8°. Nella maxi fuga erano presenti anche Mads Pedersen, che ha guadagnato 12 pt su Jonathan Milan nella lotta per la maglia ciclamino grazie al traguardo volante, ma anche corridori come Matthews, Formolo e pure due uomini di Primoz Roglic, Kuss e Hessmann.

Lo sloveno è pronto ad attaccare venerdì verso Crans-Montana, nel tappone (senza però la cima del Gran San Bernardo e con un meteo che fa paura pensando soprattutto alla Croix de Coeur, seconda salita di giornata) che porterà la carovana rosa in Svizzera con Thomas sempre leader, dopo aver concluso tranquillamente in gruppo a 8'20” dal vincitore, con 2” sullo stesso Roglic e 22 rispetto a Joao Almeida.

Alla Quattro Giorni di Dunkerque, tempo di cronometro per la terza frazione: lungo i 15,9 km attorno a Saint Quentin, tappa e maglia di leader per Benjamin Thomas, con il transalpino della Cofidis che ha battuto due danesi, Niklas Larsen della Uno-X giunto a 9” e Kasper Asgreen (Soudal) che ha terminato a 14” ed è secondo nella generale con lo stesso distacco, davanti a Vernon (+ 20”) e Grégoire (+ 21”), vincitore ieri a Laon e oggi capace di difendersi bene in una specialità non sua.

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