Sul vulcano succede di tutto: crollano Thomas e Yates, esultano Caicedo e Almeida

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Sul vulcano succede di tutto: crollano Thomas e Yates, esultano Caicedo e Almeida

Sull'Etna vince l'ecuadoriano, mentre il portoghese della Deceuninck è la nuova maglia rosa. Nibali e Pozzovivo lottano come leoni, i britannici sono fuori dai giochi.

Una tappa shock, la prima con un vero arrivo in salita, sotto la pioggia di una scalata al vulcano dell'Etna che incendia un Giro d'Italia già folle, dopo soli tre giorni di corsa.

Saltano i due grandi favoriti al successo finale: in primis Geraint Thomas, che cade addirittura nel tratto di trasferimento e chiude ad oltre 12 minuti dal vincitore di tappa (accompagnato in tutto il finale da Filippo Ganna in rosa per il secondo e ultimo giorno), l'ecuadoriano Jonathan Caicedo (EF) che stronca Giovanni Visconti, gran secondo a 20”, e sfiora pure la maglia rosa che finisce per questione di centesimi sulle spalle del giovanissimo Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step), già secondo nella crono inaugurale di Palermo.

Simon Yates, invece, cede clamorosamente a 8 km dall'arrivo arrivando ad oltre 3 minuti e mezzo dagli altri uomini di classifica; il migliore dei big da generale è Wilco Kelderman, quarto di tappa (dietro al belga Vanhoucke) con 12 secondi sul gruppetto formato da Fuglsang, Majka e Nibali e Pozzovivo, molto brillanti e ora in posizione ideale in una classifica già sconvolta e che vede anche Steven Kruijswijk protagonista.

La fuga degli otto uomini partiti quasi subito dopo il via da Enna ha avuto la meglio, anche perchè solo la Trek-Segafredo ha avuto la possibilità di lavorare sino all'attacco della salita finale, mentre Thomas e Yates sparivano con i loro uomini e Fuglsang rimaneva senza compagni (dopo i ritiri di Vlasov e Lopez). Caicedo ha poi staccato Giovanni Visconti, che sognava il trionfo sulle strade di casa, nei 5 km conclusivi, mentre dietro infuriava la battaglia con Nibali ad accendere la miccia ai -3 km e Fuglsang, brillantissimo così come Pozzovivo, a rispondere da par suo, mentre Kelderman aveva già guadagnato terreno in precedenza.

Alla vigilia dell'attesa prima volata di domani con l'arrivo a Villafranca Tirrena, la classifica vede quindi Almeida in rosa con Caicedo alle sue spalle solo per una questione di centesimi (quelli calcolati dalla crono inaugurale), mentre Bilbao è terzo a 37 secondi e Kelderman quarto a 42, con 13 secondi su Nibali seguito da Pozzovivo, McNulty, Fuglsang (occhio al danese, a 18” dal siciliano), Kruijswijk e Majka.

A questo punto, cambiano tutte le dinamiche di un Giro pazzesco: Nibali, Fuglsang e Kelderman, ma anche gli stessi Majka e Kruijswijk, sembrano poter essere i nuovi riferimenti.

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