Svolta storica per il Giro del futuro: nei prossimi 5 anni in Rai, ma la produzione sarà un'altra

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Svolta storica per il Giro del futuro: nei prossimi 5 anni in Rai, ma la produzione sarà un'altra

La TV di Stato non produrrà più le immagini della corsa, con RCS Sport che si affiderà al colosso EMG. Dal "Processo" ai servizi dedicati non cambierà molto, ma...

Una svolta storica, per una sorta di autoproduzione che cambia le carte in tavola.

Manca solo l'ufficialità, ma come ha rilanciato questa mattina “tuttobiciweb”, è tutto fatto per l'accordo tra RCS Sport e la Rai, che da quest'anno non produrrà più le immagini del Giro d'Italia, lasciando spazio ad un service dell'organizzazione, un vero e proprio colosso come EMG (Euro Media Group), che già propone in tutto il mondo il Tour de France e tantissimi eventi sportivi, dalla Formula 1 ai Mondiali di calcio.

Una scelta ben precisa da parte di RCS, dopo il tira e molla degli ultimi anni, con contratti annuali con la TV di Stato e tante incertezze legate al prodotto di punta qual è la corsa rosa; c'è la firma per trasmettere il Giro, da parte della Rai, per i prossimi 5 anni (anche l'edizione 2022, naturalmente, sarà visibile su Eurosport grazie al gruppo Discovery), ma per la prima volta con una produzione esterna.

Mamma Rai”, quindi, potrà solo creare i contenuti dedicati a corredo della corsa, dalle trasmissioni mattutine al Villaggio di Partenza allo storico Processo alla Tappa, per i quali si sta già lavorando da settimana. Nella sostanza non cambierà moltissimo per lo spettatore da casa, ma si tratta di un cambiamento davvero epocale.

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