Una settimana al via del Giro d'Italia: la startlist è di livello, il percorso... bellissimo!

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Una settimana al via del Giro d'Italia: la startlist è di livello, il percorso... bellissimo!

Sabato prossimo, con la cronometro di Fossacesia Marina, lo start della corsa rosa n° 106 nella quale tutti attendono il duello tra l'iridato Evenepoel e Roglic. Ciccone ancora in dubbio, da Almeida a Vlasov ai leader Ineos e Bahrain, tanti puntano al podio. Ufficializzati i primi tre team, ma i giochi sono fatti quasi per tutti.

Una settimana, prima di quel fatidico 6 maggio che segnerà l'avvio di un Giro d'Italia che, probabilmente ancor più degli scorsi anni, si preannuncia bellissimo e interessantissimo, vuoi per il percorso equilibrato con il ritorno di tanti km a cronometro, ma anche parecchie salite, vuoi per una startlist di livello con due nomi su tutti.

I 19 km contro il tempo verso Fossacesia Marina, per la grande partenza abruzzese, metteranno già a confronto per la maglia rosa Remco Evenepoel, alla seconda partecipazione e reduce dal trionfo di Liegi in maglia iridata, e Primoz Roglic che darà nuovamente l'assalto al Giro dopo il podio del 2019.

Dalle prime volate, alla tappa senza respiro di Napoli, una sorta di replica del 2022, passando per il primo vero arrivo in salita al Gran Sasso, dopo l'antipasto verso Lago Laceno, già la settimana d'apertura sarà molto interessante e si chiuderà con un'altra prova contro il tempo, ben 35 km completamente pianeggianti a Savignano sul Rubicone.

Più “tranquilla” per gli uomini di classifica la seconda, che si chiuderà però col tappone di Crans-Montana e l'insidiosissima frazione di Bergamo, mentre la terza settimana sarà esaltante, con il Monte Bondone alla sedicesima tappa, martedì 23 maggio, poi Zoldo Alto (giovedì 25) e un altro arrivo in salita, quello più atteso, alle Tre Cime di Lavaredo il giorno successivo, dopo aver scalato in precedenza il Giau in quella 19esima frazione che potrebbe risultare decisiva alla pari, però, della cronoscalata del sabato finale verso il Monte Lussari.

Poi tutti in aereo direzione Roma, per la passerella nella capitale che sarà protagonista della gran chiusura anche nei prossimi anni.

Sinora, hanno ufficializzato il proprio roster per il Giro d'Italia numero 106 soli tre team, ma i giochi sono praticamente fatti a parte qualche eccezione, come il dubbio legato a Giulio Ciccone in casa Trek-Segafredo, con l'abruzzese risultato positivo al covid dopo la Liegi e una gran primavera.

La Jumbo-Visma di Roglic è stata la prima a rendere noti gli otto nominativi per l'assalto alla maglia rosa, con lo sloveno che si troverà al fianco una gran compagine, da Foss a Bouwman, da Kuss a Gesink e Tratnik, ma ci sarà pure Edoardo Affini che, pur con una concorrenza spaventosa, potrà provarci nella prima crono per un grande sogno, già sfiorato nel 2021 a Torino quando Filippo Ganna si vestì di rosa.

Proprio il verbanese sarà il favorito numero 1 per la leadership sabato prossimo, prima di supportare nel corso del Giro i capitani di casa Ineos Grenadiers, ovvero Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart su tutti.

La Bora-Hansgrohe ha ufficializzato ieri il suo team, con Vlasov e Kamna punte per la classifica, mentre Giovanni Aleotti sarà un gran supporto in salita e potrebbe avere spazio in qualche fuga nelle tappe di montagna.

Praticamente definito pure il roster che supporterà Remco Evenepoel, con Fausto Masnada e Mattia Cattaneo al fianco del fenomeno belga come Van Wilder e Hirt, cruciali nelle tappe di montagna.

Joao Almeida sarà uno dei candidati al podio finale, con Vine e McNulty a supportarlo, ma pure Formolo, Ulissi e Covi quale “quota italiana” all'interno della UAE Emirates. Poker di capitani per la Bahrain-Victorious (che a quanto pare ha scelto di portare Jonathan Milan per le volate), con Damiano Caruso, 2° nel 2021 e buon protagonista in questi giorni al Giro di Romandia, che si giocherà i galloni di capitano con Haig, sul podio al Tour of the Alps, Mader e Buitrago, 3° alla Liegi.

L'EF-EasyPost avrà Hugh Carthy quale punto di riferimento, ma tanti attaccanti per le tappe come Bettiol, la rivelazione Healy e il “vecchio” Uran. Domenico Pozzovivo andrà alla ricerca della top ten in GC da faro della Israel, come Thibaut Pinot nella Groupama-FDJ che conterà, specialmente per le cronometro, anche su Stefan Kueng.

E i velocisti? L'australiano Kaden Groves, già vincitore di tappa alla Vuelta lo scorso anno, è in gran forma e debutterà al Giro con la possibilità di sorprendere molti, avendo anche un gran treno in seno all'Alpecin-Deceuninck che punterà tutto su di lui, ma chi ha un gran feeling con la corsa rosa è Fernando Gaviria, leader della Movistar che non avrà un vero e proprio uomo di classifica. E poi Mads Pedersen, forse il principale candidato alla maglia ciclamino, Pascal Ackermann, Alberto Dainese, scelto dalla DSM per tentare il bis della vittoria a Reggio Emilia nel Giro 2022, Mark Cavendish nell'Astana che cercherà tappe con Moscon e Battistella, il duo della Cofidis con Simone Consonni e Davide Cimolai, e la novità Michael Matthews, che ha deciso di tornare al Giro, dopo una primavera complicata che ha fatto cambiare i programmi all'australiano della Jayco-Alula, lui che vestì pure la maglia rosa alle sue prime esperienze sulle strade italiane.

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