Altra sorpresa al Tour of Guangxi, la Soudal esulta con Vangheluwe: 4° posto per Bruttomesso

Parla ancora belga il Tour of Guangxi, ultima corsa World Tour della stagione che, per la seconda delle sei tappe in programma nella regione cinese, ha regalato un altro sprint quasi a ranghi compatti, ma con un finale decisamente rovente.

A Jingxi, la fuga di giornata è stata infatti ripresa praticamente a 400 metri dall'arrivo, con Van der Hoorn e Svrcek ultimi a mollare, mentre Warre Vangheluwe sorprendeva tutti con una volata lunghissima: il classe 2001 della Soudal-Quick Step, che quest'anno si era già sbloccata alla Quattro Giorni di Dunkerque, si regala la prima nel massimo circuito resistendo per una questione di centimetri a Max Kanter (Astana), secondo davanti al britannico Stewart (Israel) e un buon Alberto Bruttomesso (Bahrain-Victorious), quarto sul compagno Govekar e Davide Cimolai (Movistar), che si piazza 6° anticipando Vernon e Molano, tra i favoriti di una frazione che cambia anche il leader della generale.

Lionel Taminiaux, vincente ieri, si è infatti staccato sul falsopiano in salita cominciato ai 35 km dall'arrivo, lasciando a Kanter la “consolazione” della maglia di capoclassifica, seppur a pari tempo con il belga Van Hoecke, secondo nella tappa inaugurale.

Tappa n° 2, sulle 3 previste, a livello di WT femminile per il Tour of Chongming Island che, di nuovo sul traguardo di Chongming New City Park, vede la Ceratizit dominare: questa volta arriva addirittura una tripletta nell'arrivo di gruppo, con la polacca Marta Lach che regola le compagne De Zoete (che aveva esultato 24 ore prima) e Schweinberger, con Silvia Zanardi che si conferma in quota ed è sesta.

In classifica, l'olandese De Zoete comanda con 3 secondi di margine sulla stessa Lach.