Domenica scatta l'87° Giro di Svizzera: Bernal, Uijtdebroeks, Adam Yates, Carapaz e Skjelmose tra i favoriti

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Domenica scatta l'87° Giro di Svizzera: Bernal, Uijtdebroeks, Adam Yates, Carapaz e Skjelmose tra i favoriti

L'ultima grande corsa a tappe che precederà il Tour de France, prevede otto tappe e ben quattro arrivi in salita consecutivi, con due crono (molto particolari) ad aprire e chiudere. Bettiol punta alle tappe, occhio a Del Toro...

Mentre il Delfinato si avvia verso il week-end decisivo, il classico “incrocio” con il Giro di Svizzera, l'altro grande appuntamento di giugno, andrà in scena domenica quando il cronoprologo (appena 4,7 km) di Vaduz, capitale del Liechtenstein, aprirà l'87esima edizione della corsa elvetica lunga, come la corsa francese, otto tappe.

Un percorso tosto, come da tradizione, visto che dopo la prima prova contro il tempo, lunedì e martedì ci saranno due tappe con finali decisamente esplosivi sugli strappi attorno a Regensdorf e Rueschlikon (traguardo con gli 800 mt finali sopra il 7%), ma soprattutto dalla 4^ alla 7^ frazione solo... arrivi in salita.

Si comincerà con il gong posto ai 2092 metri del Passo del San Gottardo (ultimi 8 km al 6,6%, si affronta dal versante meno impegnativo), poi alla 5^ tappa sarà durissimo il finale verso Carì, infine il tappone della sesta in parte ridotto, visto che non si salirà sulla vetta più alta, ai quasi 2500 mt del Nufenenpass causa la troppa neve ancora presente (il Tour de Suisse, per ricordare Gino Maeder, sceglierà un'altra montagna), ma in ogni caso si arriverà sulle rampe di Blatten.

Impegnativa anche la 7^, attorno a Villars sur Ollon con gli ultimi 10 km attorno all'8%, e la stessa località del Canton Vaud sarà lo stadio finale del TdS 2024 con la cronoscalata conclusiva che partirà da Aigle e, dopo 5,5 km in pianura, proporrà 10 km all'8,2%.

Difficile indicare un chiaro favorito, anche se la UAE Emirates proporrà un organico a più punte con Adam Yates e Joao Almeida, ma pure un pericolosissimo Isaac Del Toro e gli svizzeri padroni di casa Hirschi e Christen. Attenzione a Egan Bernal, che passerà dalla corsa che vinse già nel 2019 (proprio prima del trionfo in maglia gialla) per avvicinarsi al meglio al Tour, guidando una Ineos che avrà anche Tom Pidcock e un corridore completo, adatto alle prime tre tappe, come Ethan Hayter.

Il vincitore uscente è Mattias Skjelmose Jensen, che sarà ancora il faro della Lidl-Trek che proporrà anche il talentuosissimo Thibau Nys, mentre Felix Gall, vincitore di tappa 12 mesi fa, sarà la punta della Decathlon come Richard Carapaz in casa EF-EasyPost e Sergio Higuita nella Bora-Hansgrohe.

E la Visma Lease a Bike? Tornerà in gara, dopo l'amaro ritiro in maglia bianca dal Giro d'Italia, uno scalatore puro come Cian Uijtdebroeks che già nel 2023 centrò la top ten sulle strade svizzere, e al suo fianco vedremo Kelderman e Valter, mentre la Movistar punterà su Mas, Quintana e Rubio (occhio a Pelayo Sanchez per alcune tappe).

Se Kung mirerà alla prima maglia gialla sfruttando la crono di Vaduz, Lenny Martinez sarà l'unica punta per la classifica in casa Groupama-FDJ, Caruso e Poels ci proveranno per la Bahrain-Victorious e, pensando ai successi di giornata, c'è tanta qualità in generale con Van Gils e De Lie nella Lotto-Dstny, ma anche un Alberto Bettiol in gran forma e 2° pure ieri al GP du Canton d'Argovie.

E ancora “Bling” Matthews, Van den Berg e una buona pattuglia di italiani, da Conci nell'Alpecin ai giovani Busatto e Colleoni per l'Intermarché, passando per Albanese (Arkéa) e il duo Velasco-Battistella nell'Astana di Cavendish, che non avrà però particolari chances di sprint.

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