Domenica la "Doyenne": a Liegi anche Ciccone per sfidare i giganti, Longo Borghini vuole coronare un sogno

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Domenica la "Doyenne": a Liegi anche Ciccone per sfidare i giganti, Longo Borghini vuole coronare un sogno

La presentazione del doppio appuntamento che chiude la campagna del Nord: Pogacar-Evenepoel, confronto per il tris personale ma occhio a Healy, Pidcock e Skjelmose. Tra le donne c'è la grande speranza italiana, con la campionessa nazionale che cerca il suo primo trionfo a Liegi dopo due piazze d'onore in serie: Vollering e Pieterse le principali rivali.

E’ la Doyenne, la decana delle classiche per chiudere il trittico delle Ardenne con una doppia Liegi-Bastogne-Liegi che, rispetto a quanto visto mercoledì scorso alla Freccia Vallone, dovrebbe salvarsi dal meteo avverso in uno spettacolo aperto dalla gara maschile (giunta alla 111esima edizione), lungo 252 km con la Redoute attesissima, a 35 km dalla conclusione, per lo scontro tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel che tutti attendono, ma potrebbe già esplodere in precedenza, prima che la Roche aux Faucons risulti il giudice finale, con i suoi 1300 mt oltre il 10% di media che cominciano a 15 km dall’arrivo.

Lo start alle ore 10.15, con diretta tv dalle 12.30 su Eurosport 2/Discovery+ (dalle 14.30 su Rai Sport, con passaggio dalle 15.15 su Rai 2, la conclusione attorno alle 16.10-16.15), mentre la corsa femminile scatterà alle 13.45 per una durata di circa 4 ore e le immagini live subito dopo il termine della sfida degli uomini.

Pogacar-Evenepoel, come detto, guarda caso coloro che hanno vinto le ultime quattro edizioni, anche se per un motivo o per l’altro, sotto forma di infortuni (ma anche il lutto che colpì la fidanzata dello sloveno, Urska Zigart, alla vigilia della gara del 2022), alla Liegi non si sono mai confrontati direttamente.

Il campione del mondo parte con un leggero vantaggio nel pronostico, ma su un terreno del genere l’olimpionico è capace di tutto e all’Amstel ha dimostrato di poter mettere in difficoltà anche l’asso sloveno, che guiderà la UAE Emirates con McNulty e Sivakov ultimi uomini chiave per fare la selezione, con la stessa Soudal-Quick Step di Evenepoel, però, di ottimo livello con Van Wilder, Schachmann e Vansevenant.

Tom Pidcock, già sul podio di Liegi, sarà il terzo incomodo? Possibile, dopo il 3° posto della Freccia, ma la condizione di Ben Healy sembra ancora migliore rispetto a quella del capitano di casa Q36.5, con l’irlandese punta della EF assieme a Neilson Powless.

La Lidl-Trek mira decisamente in alto, con il quartetto formato da Skjelmose e Nys, sulla carta i primi due leader, e un po’ d’Italia con Andrea Bagioli, sinora deludente al nord, e Giulio Ciccone che due anni fa risultò ottimo protagonista e ci proverà, reduce direttamente dal Tour of the Alps. Matthews e Schmid è un tandem interessante nella Jayco-Alula che propone anche Zana, ecco poi Giulio Pellizzari al debutto alla “Doyenne” affiancando Martinez, Adrià e Van Gils (che non è al top dopo la caduta all’Amstel, ma è il capitano) nella Red Bull-Bora Hansgrohe.

Romain Grégoire (Groupama-FDJ), in caso di arrivo allo sprint per i piazzamenti di vertice, può giocarsi qualcosa di grosso, poi la Bahrain-Victorious con Buitrago e Bilbao, Hirschi-Alaphilippe nella Tudor sinora al di sotto delle attese, Benoot faro unico della Visma, Sheffield (Ineos), Van Eetvelt (Lotto), Bardet che fu 2° lo scorso anno, Vauquelin (piazza d’onore a Huy tre giorni fa), Mas affiancato da Formolo nella Movistar, ancora Spagna con Aranburu nella Cofidis e la XDS Astana a trazione italiana, con Scaroni, Velasco, Ulissi e Conci a provarci per un bel risultato.

Sarà solo la nona edizione della Liegi femminile, lungo 153 km con gli ultimi 100 identici alla sfida maschile, dalla Cote de Wanne prima dello Stockeu e poi una battaglia totale che verosimilmente vedremo dalla Redoute in poi: Elisa Longo Borghini e Demi Vollering hanno tutto l’interesse, con le rispettive squadre (la UAE proporrà, al fianco della campionessa d’Italia, anche Persico e Magnaldi, per l’olandese nella FDJ-Suez occhio alla chiave Labous), a fare selezione importante e sono le prime due favorite.

La piemontese sogna la sua prima Liegi, ha chiuso al 2° posto un anno fa, beffata da Grace Brown, e nel 2023 quando nello sprint a due proprio con Vollering ebbe la meglio proprio “Deminator”, domani alla ricerca del tris personale (vinse anche nel 2021).

Entrambe, però, sono state battute alla Freccia Vallone da Puck Pieterse: la talentuosissima olandese della Fenix-Deceuninck trionfò a Liegi lo scorso agosto nella tappa del Tour (bruciando Vollering, corsi e ricorsi storici) e fa davvero paura visto anche il suo spunto veloce. Kasia Niewiadoma (faro unico della Canyon-SRAM) dovrà evitare un arrivo di gruppetto, quello che cercherà con una corsa di rimessa Lotte Kopecky, alla guida della SD Worx con Anna Van der Breggen (sperando nel pieno recupero dopo il forfait di mercoledì) e Mischa Bredewold, regina dell’Amstel.

Senza Vos, occhio a Pauline Ferrand-Prevot nella Visma Lease a Bike, ma anche a Le Court (AG Insurance), Lippert (Movistar) e la coppia Lidl-Trek con Fisher-Black e Van Dijk, mentre Marta Cavalli proverà a rinascere giocandosi le sue carte tra le punte del Team PicNic.

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Domenica la classica della birra, l'unico grande appuntamento sulle strade olandesi: senza Van der Poel, il campione del mondo è il netto favorito per il bis del 2023, i belgi (c'è anche Van Aert, ma occhio a Nys) proveranno a fermarlo, mentre Velasco e Bagioli potrebbero risultare le migliori carte tricolori. Per la gara delle donne, che aprirà il programma, ci sono proprio tutte con il Cauberg giudice finale!