L'Amstel femminile parla solo olandese: Bredewold anticipa Van Dijk e Pieterse, 5° posto per Silvia Persico

Da Vos a Kopecky, da Vollering a Longo Borghini, da Wiebes a Niewiadoma, ma spunta il nome che non ti aspetti dalla ruota dell’undicesima edizione dell’Amstel Gold Race femminile.

Certo, Mischa Bredewold ha vinto un titolo europeo e un GP Plouay, ma nello squadrone SD Worx-Protime è una gregaria di lusso e proprio oggi, nella classica di casa più importante, la 24enne olandese si è tolta la soddisfazione più grande.

Decisiva l’azione con 22 atlete, tante di gran qualità ma senza che ci fossero le donne più attese in assoluto a parte Lorena Wiebes, con quasi 2 minuti guadagnati dai -60 km sino ai -20 dall’arrivo, quando dopo il primo passaggio sul Cauberg se ne sono andate Bredewold, Van Dijk, Labous, Pieterse e Silvia Persico; ai -6, sul falsopiano che precedeva l’ultima volta sullo strappo totem della “classica della birra”, ecco l’attacco di Ellen Van Dijk seguita dalla connazionale, con il tandem orange che guadagna una dozzina di secondi cruciali per permettere a Bredewold, poi, di fare la differenza in salita sul Cauberg a poco più di 2 km dall’arrivo.

Sono bastati una cinquantina di metri di margine alla flamme rouge per poi festeggiare, con 7 secondi su Van Dijk (Lidl-Trek) che regola, per una tripletta olandese, Pieterse (Fenix-Deceuninck), Labous (FDJ-Suez, la più forte in salita ma beffata) e Persico, che sarà quinta senza particolari rimpianti visto che la bergamasca della UAE era al gancio nel finale e non ha potuto fare meglio della top five.

A quasi un minuto e mezzo, Wiebes ha regolato le altre fuggitive, festeggiando poi con la compagna di squadra.