E' il giorno del Lombardia: Pogacar per il tris, ma Evenepoel e Roglic fanno paura. L'addio di Pinot e...

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E' il giorno del Lombardia: Pogacar per il tris, ma Evenepoel e Roglic fanno paura. L'addio di Pinot e...

La 117esima edizione della classica delle foglie morte ci regalerà l'ultimo grande confronto stagionale. Da Como a Bergamo, 238 km con il Ganda potenzialmente decisivo: si parte alle ore 10.35, gli sloveni in cima al pronostico ma Remco è capace di tutto. Occhio ai gemelli Yates e Carapaz, per l'Italia le speranze Zana e Tiberi.

Un grande Lombardia a chiudere, il Mondiale d'autunno che torna tale, proposto infatti a due mesi dalla sfida iridata come accadeva un tempo, e con una startlist pazzesca per l'edizione n° 117 che riporterà Bergamo al centro di tutto con il classico arrivo che abbiamo pure visto al Giro d'Italia 2023 e, se parliamo della quinta e ultima monumento della stagione, nel 2021 quale ultima occasione.

Si partirà da Como, per affrontare 238 km con la salita simbolo della classica delle foglie morte, quella verso la Madonna del Ghisallo, proposta in avvio prima di entrare nel vivo con i 140 km finali. La Roncola farà già male, poi ecco Berbenno, Dossena e Zambla Alta, scollinando a poco più di 60 km dal gong, e soprattutto il Passo di Ganda: sono 9,3 km al 7,1%, ma gli ultimi 3000 mt sono costantemente al 9%: in vetta mancheranno 32 km, con il falsopiano verso Selvino e poi una picchiata molto impegnativa per arrivare ai -15, quando una decina di km piatti porteranno ad affrontare l'ultima erta, quella di Bergamo Alta con quei 1300 mt al 7% per giocarsi poi tutto nei 3000 mt conclusivi tutti in lieve discesa.

Si parte alle ore 10.35, con arrivo previsto poco prima delle 17.00 e diretta tv dalle 10.15 su Rai Sport (con passaggio dalle 14.00 su Rai 2) e Eurosport 2/Discovery+.

L'uomo più atteso non può che essere Tadej Pogacar, capace di conquistare il suo primo Lombardia proprio col finale che vedremo oggi per poi fare il bis a Como 12 mesi fa; la tripletta consecutiva è riuscita nella storia solo a Binda e Coppi, giusto per capire l'impresa della portata che firmerebbe il leader della UAE Emirates, che tra Toscana, Emilia e Tre Valli non ha timbrato, ma sappiamo bene quanto sia in grado di trovare il picco giusto nel giorno più importante.

Certo la legnata presa da Primoz Roglic sul San Luca una settimana fa conta, ed è chiaro che l'altro sloveno di punta è il co-favorito del Lombardia 117, in caccia della sua seconda monumento per lasciare alla grande la Jumbo-Visma, visto che quella odierna sarà l'ultima recita con i “calabroni” prima di approdare alla Bora-Hansgrohe.

Un altro addio, ma in senso assoluto trattandosi della gara conclusiva della sua carriera, sarà quello di Thibaut Pinot, che il Lombardia l'ha vinto nel 2018 e saluterà tutti dopo una bellissima stagione finale, pensando a quanto fatto al Giro e al Tour.

Non sarà tra i primi favoriti lo scalatore transalpino della Groupama-FDJ, che ha avuto problemi di salute nell'ultimo mese, mentre in seconda fila ci sono Remco Evenepoel e Richard Carapaz; il belga della Soudal-Quick Step, che proprio nelle scorse ore ha diradato le ombre sul futuro del team belga che proseguirà per conto suo, senza l'attesa fusione con la Jumbo-Visma, non corre dalla Vuelta ma fa paura a tutti quanti avendo preparato l'obiettivo con la solita cura. Il campione olimpico, invece, ha fatto molto bene nella campagna italiana d'autunno e ha la “stoccata” pronta per anticipare tutti.

Ci sono poi i gemelli Yates, con Adam co-leader della UAE e Simon faro della Jayco-Alula con Dunbar e Zana, di fatto la carta italiana più importante (7° alla Tre Valli il vicentino ex tricolore) considerata l'assenza di Ciccone.

Tante coppie interessanti pensando a Sivakov-Rodriguez (Ineos, che proporrà pure Pippo Ganna a sorpresa), O'Connor-Gall (AG2R), Landa-Buitrago (Bahrain), Ion Izagirre-Martin (Cofidis), Hindley-Vlasov (Bora) e Woods-Teuns (Israel), ma occhio a Enric Mas, capitano della Movistar che fu secondo a Como nella scorsa edizione, e al roster della Soudal che, oltre a Remco Evenepoel, avrà Alaphilippe, Van Wilder (reduce dal trionfo di Varese martedì scorso), Bagioli che ha appena vinto il Gran Piemonte, Cattaneo in super forma e quel Fausto Masnada che chiuse appena dietro a Pogacar sullo stesso traguardo bergamasco, lui nativo proprio di quel territorio, nel Lombardia di due anni fa.

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