E' Van Aert bis alla Vuelta, Roglic ci prova. Festa continua Lidl-Trek in Germania, stavolta con Pedersen

E' Van Aert bis alla Vuelta, Roglic ci prova timidamente. Festa continua Lidl-Trek in Germania, stavolta con Pedersen
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E' Van Aert bis alla Vuelta, Roglic ci prova. Festa continua Lidl-Trek in Germania, stavolta con Pedersen

Settima tappa con arrivo a Cordoba e il belga in maglia verde regola il gruppo dei big, dopo aver resistito in salita al forcing della Red Bull: Rota 7°, Tiberi torna in maglia bianca. Deutschland Tour: Milan cede la leadership al compagno, al Poitou-Charentes festa per Démare e Waerenskjold. Tour de l'Avenir: è grande Italia con la perla di Kajamini che ora sogna anche il podio nella generale.

Era il grande favorito di giornata e non ha sbagliato, supportato da un monumentale Sepp Kuss per il bis di tappa alla sua prima partecipazione alla Vuelta Espana.

Dopo Castelo Branco, Wout Van Aert colpisce anche a Cordoba, teatro d'arrivo della settima frazione per quella che è la quarta vittoria stagionale, la 48esima in carriera, del campione belga faro di una Visma Lease a Bike che ha tenuto controllata, assieme all'Alpecin-Deceuninck di Kaden Groves, un'altra tappa “sonnecchiante” con il solo Isasa in avanscoperta per 140 km, prima che tutto o quasi si decidesse sull'Alto del 14%.

Il GPM di 2^ categoria posto a 25 km dall'arrivo, infatti, ha visto Primoz Roglic provare la febbre a Ben O'Connor, che ieri gli ha portato via la maglia roja: l'australiano ha risposto senza problemi così come la maggior parte dei big, anche se Arensman ha lasciato oltre un minuto e Uijtdebroeks è definitivamente uscito di classifica (finendo a 8 minuti) a proposito di Visma.

Mentre Groves, nel tentativo di rientrare sul falsopiano dopo la salita, è finito clamorosamente a terra perdendo ogni chances di giocarsi il successo, Marc Soler è partito a 21 km dal gong e ha resistito sino a meno di 4 dalla conclusione, con Kuss decisivo per chiudere sul catalano della UAE Emirates. Proprio la squadra di Almeida, rimasto coperto a ruota, ci ha riprovato negli ultimi 2 km con Pavel Sivakov, questa volta è risultato decisivo, nel gruppetto ristretto che è andato a giocarsi la tappa, Aleksandr Vlasov.

A quel punto, riprendendo il francese ai 250 metri, Van Aert non ha avuto particolari problemi a regolare Mathias Vacek (altro bel 2° posto, dopo la crono, per il ceco della Lidl-Trek), Pau Miquel, Stefan Kung e Quinten Hermans, con Lorenzo Rota buon settimo.

In classifica non cambia moltissimo, con Roglic che ha guadagnato 6” in cima alla salita portandosi a 4'45” da O'Connor, con Almeida sempre 3° a 4'59” e Antonio Tiberi è salito al 6° posto, sfruttando i 17” persi da Lipowitz per togliere allo stesso tedesco della Red Bull-Bora Hansgrohe la maglia bianca di miglior giovane, che torna così sulle spalle del laziale di una Bahrain-Victorious che oggi ha perso Damiano Caruso non ripartito da Archidona.

Domani l'ottava frazione, col terzo arrivo in salita a Cazorla: 4,8 km al 7,2%, con gli ultimi 800 mt al 10% di media prima del tappone di domenica a Granada.

Al Deutschland Tour è sempre e solo la Lidl-Trek a brindare, ma questa volta non con Jonathan Milan: il friulano, vincitore delle prime due tappe, si è staccato sulla salita più dura a 40 km dalla conclusione di Schwabisch Gmund, è rientrato ma quando si è formata l'azione decisiva di una ventina di uomini, col compagno Mads Pedersen scatenato, ha alzato bandiera bianca finendo poi a quasi 3 minuti.

E la maglia blu di nuovo leader, ma anche la frazione stessa, è andata al danese ex campione del mondo: perfetto Pedersen nel finale in lieve ascesa, resistendo a Tobias Halland Johannessen (Uno-X) che sarà secondo e all'irlandese Archie Ryan (EF) terzo, mentre a 6” Danny Van Poppel ha regolato il “grosso” del gruppo. In classifica, Pedersen comanda a due tappe dalla conclusione con 12” su Johannessen e dai 21 in su rispetto agli altri.

E' terminato quest'oggi invece il Tour Poitou-Charentes, corsa a tappe di quattro giorni categoria 2.1, con Soren Waerenskjold che l'ha conquistata di nuovo dopo aver dominato dopo la cronometro di giovedì: nessun problema nella frazione finale di Poitiers per il norvegese, con la Uno-X che ha fatto doppietta con Fredrik Dversnes (che aveva vinto il primo giorno) secondo a 30” e il francese Leroux terzo, mentre Mirco Maestri ha chiuso sesto (dopo il gran 2° nella prova contro il tempo).

Tappa finale che ha visto tornare al successo Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels), che ha regolato il connazionale Penhoet e il belga Pollefliet.

A livello di gare 1.1, una semi classica come la Druivenkoers-Overijse ha confermato il talento di Jelte Krijnsen: vincitore di tappa al Giro di Danimarca, il giovane olandese della Parkhotel Valkenburg se n'è andato nel finale di Overijse dopo gli ultimi muri delle strade del Mondiale 2021, anticipando di una quarantina di secondi i due alfieri dell'Arkéa, Matis Louvel (già vincitore della prova belga) e Jenthe Biermans.

Infine il Tour de l'Avenir con un'altra gioia italiana: dopo Ludovico Crescioli, ecco il colpo di Florian Samuel Kajamini sul traguardo della sesta tappa a Condoue che ha stravolto la generale: la maglia gialla Pablo Torres è finito a 5 minuti, il grande favorito Jarno Widar ancora più indietro e l'azzurro, entrato nella fuga giusta, ha poi battuto in uno sprint ristretto il belga Verstrynge e il britannico Sutton, con Joe Blackmore (che aveva perso ieri la leadership) tornato così in vetta alla classifica.

Il britannico ora ha 24” di vantaggio sull'olandese Tijmen Graat e 45 sul francese Leo Bisiaux, con Kajamini 4° a 1'10” e in grado di sognare, alla vigilia dell'ultima tappa di sabato con l'iconico arrivo in vetta al Colle delle Finestre.

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