Il Mondiale della supersfida Pogacar-Evenepoel, ma su questo percorso può accadere di tutto. E gli azzurri?

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Stradacampionati del mondo su strada

Il Mondiale della supersfida Pogacar-Evenepoel, ma su questo percorso può accadere di tutto. E gli azzurri?

Alle 10.40 scatta la gara dei professionisti, 273 km da Winterthur a Zurigo con sette giri del circuito iridato che potrebbe fare meno selezione del previsto, considerato anche il meteo favorevole. Lo sloveno vuole la maglia iridata, il Belgio e l'Olanda di Van der Poel primi rivali, con l'Italia di Bennati che parte da outsider con Tiberi, Ulissi e Ciccone.

Un Mondiale aperto a tante soluzioni, impossibile ridurlo alla sfida fra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel anche se, naturalmente, in cima al pronostico della gara iridata su strada ci sono loro.

Da Winterthur alle sette tornate del circuito di Zurigo, 273 km in programma per la domenica più attesa, con un meteo favorevole dopo la pioggia dei giorni scorsi e un percorso che, a maggior ragione, potrebbe fare meno selezione di quanto si era preventivato prima di vedere i corridori, anche delle altre categorie, effettivamente impegnati sul tracciato (ogni tornata poco meno di 27 km) di questo campionato del mondo.

Sulle erte di Zurich-Bergstrasse e Witikon (ultimo scollinamento a quasi 20 km dall'arrivo), all'inizio di ogni giro, Pogacar dovrà fare la differenza ma le dinamiche tattiche saranno cruciali e il Belgio di Evenepoel (con elementi pericolosi come Van Gils, Benoot, Wellens e Stuyven) proverà a “metterlo in mezzo”, mentre l'Olanda del potenziale terzo favorito, il campione in carica Mathieu Van der Poel, punterà tutto proprio sul vincitore di Fiandre e Roubaix.

MVDP può tenere nonostante gli oltre 4mila metri di dislivello, impresa che proveranno a replicare anche Michael Matthews e Mads Pedersen, anche se per Australia e Danimarca non vanno sottovalutati elementi come O'Connor e Skjelmose.

Lo statunitense Jorgenson può sperare nel colpo, idem Alaphilippe e Hirschi per Francia e Svizzera, con Roglic che sarà il co-leader della Slovenia e una Spagna stuzzicante, da Ayuso a Bilbao sino a Mas e Aranburu. E ancora i britannici con Pidcock (il percorso sarebbe ideale, bisogna valutare la condizione del campione olimpico di MTB) e i gemelli Yates, sino ad arrivare ad outsider come l'irlandese Healy e il lettone Skujins e, purtroppo in questa categoria, gli azzurri di Daniele Bennati.

Il ct aretino schiererà sostanzialmente tre punte, con Antonio Tiberi reduce dalla vittoria nella generale del Giro del Lussemburgo e al primo grande esame in una corsa di un giorno, nonché al debutto in azzurro come Giulio Ciccone, mentre sarà l'ottavo Mondiale per Diego Ulissi. Mattia Cattaneo sarà il regista in corsa della nazionale ma potrebbe stupire anche in prima persona, poi ecco per attaccare da lontano e animare la corsa, dovendo anticipare i big, Lorenzo Rota, Filippo Zana, Edoardo Zambanini e Andrea Bagioli.

Si parte alle ore 10.40 dal km 0, con arrivo previsto attorno alle 16.45-16.50 e diretta tv integrale su Eurosport 1 e su Rai Sport (con passaggio dalle 14.00 su Rai 2).

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