La fusione Jumbo-Soudal? Nessuna smentita dai protagonisti, ma come mettere assieme tante stelle?

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La fusione Jumbo-Soudal? Nessuna smentita dai protagonisti, ma come mettere assieme tante stelle?

Dopo l'anticipazione di "WielerFlits", si parla solo della possibile unione di due squadroni già a partire dal 2024: la questione sarebbe sul tavolo sin da luglio, anche se la cinquantina di corridori sotto contratto rappresenta un problema di gestione non da poco. Gli olandesi hanno detto "no" al fondo arabo, Lefevere invece deve convivere da tempo con un budget non al livello top.

Un'autentica bomba che potrebbe parzialmente rivoluzionare il World Tour sin dalla prossima stagione, ma al tempo stesso un grido di allarme sulle problematiche economiche di questo ciclismo.

La possibile, se non probabile, fusione tra Jumbo-Visma e Soudal-Quick Step sembra già in stato parecchio avanzato, con varie conferme arrivate dalle fonti che hanno rivelato a WielerFlits, media olandese da sempre molto vicino al super team che ha dominato il 2023 vincendo per la prima volta nella storia tutti i grandi giri, la clamorosa trattativa in piedi già da metà estate.

I diretti interessati non hanno per nulla smentito la possibilità, con l'unione di due top team che sarebbe già tale nel 2024, anche se la problematica che balza subito all'occhio riguarda naturalmente la gestione di un “pacchetto” di una cinquantina di corridori (al massimo se ne possono avere 30 in organico), con tante stelle di primo piano sotto contratto da una parte e dall'altra, ovvero Vingegaard, Roglic, Kuss, Laporte, Van Aert, Kooij e Van Baarle in casa orange, con Evenepoel, Alaphilippe, Asgreen, Merlier nel “Wolfpack” belga.

La Jumbo, che perderà la catena di supermercati Visma, avrebbe detto “no” al fondo arabo pronto ad acquisire il team raddoppiano il budget (si parlava di 80 milioni di euro a stagione, ndr), mentre Patrick Lefevere, storico manager della Soudal-Quick Step, ha un accordo coi suoi partners sino al 2027, ma è alla ricerca di fondi che gli permettano di tornare a dominare com'era abituato, tanto che si era parlato nelle scorse settimane di una possibile operazione di questo tipo con la Ineos Grenadiers.

Al tempo stesso, risulta preoccupante che una super formazione come la Jumbo non abbia trovato, a mesi dall'annuncio della perdita dei suoi sponsor principali, non abbia trovato (fondo arabo a parte, ma questo non fa quasi più notizia) realtà disposte ad investire in uno sport come il ciclismo, mentre se la fusione andrà in porto si parla già della spartizione dei ruoli tra i dirigenti principali delle due compagini, con Richard Plugge e Merijn Zeeman, che hanno creato “l'impero Jumbo”, alla direzione operativa e sportiva mentre Patrick Lefevere fungerebbe da supervisor nel Board del nuovo team, con l'esperto manager belga in funzione di “grande saggio”.

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