Pogacar al Giro? Gli indizi di "A Bola" vanno in altra direzione, sarà comunque un 2024 ricchissimo

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Stradastagione 2024

Pogacar al Giro? Gli indizi di "A Bola" vanno in altra direzione, sarà comunque un 2024 ricchissimo

Mentre la UAE Emirates sta svolgendo ad Abu Dhabi il primo raduno verso la prossima annata agonistica, i rumors vedono il campionissimo sloveno a riprovarci per la Sanremo e con il Fiandre ancora nel mirino, mentre Tour, Olimpiade e Mondiale caratterizzeranno la seconda parte di una stagione nella quale il nodo riguarda proprio la corsa rosa. Il debutto? Prima di metà febbraio in Portogallo.

Tadej Pogacar al Giro d'Italia 2024?

E' una domanda che un po' tutti gli appassionati si stanno facendo, anche perchè gli altri big da corse a tappe, pensiamo a Vingegaard, Roglic, Evenepoel, Carapaz, gli stessi gemelli Yates, sembrano già tutti indirizzati verso il Tour de France, che verrà presentato il prossimo 25 ottobre a Parigi e partirà per la prima volta dal nostro paese con lo start da Firenze.

L'unico che potrebbe tentare la doppietta è proprio lo sloveno che ha chiuso alla grande il 2023 con il terzo Lombardia consecutivo, ma solo dopo il lancio della 111esima Grande Boucle sapremo se davvero “Pogi” andrà in questa direzione.

Gli ultimi rumors in tal senso non sono esattamente positivi, visto che il quotidiano portoghese “A Bola”, preannunciando il debutto stagionale di Pogacar da quelle terre, partecipando alla Figueira Champions Classic (10 febbraio) e alla Volta ao Algarve a metà febbraio, riporta che da un membro del Team UAE Emirates, in raduno proprio in questi giorni negli emirati dove è stata festeggiata anche la vittoria della classifica a squadre UCI per l'anno appena concluso, emergerebbe un programma già troppo intenso per l'asso sloveno per pensare di inserire anche il Giro.

La corsa di casa per la sua squadra, l'UAE Tour, non sarebbe nel menu (Pogacar l'ha già saltata nel 2023, con l'appuntamento World Tour poi vinto da Evenepoel), la Parigi-Nizza invece sì per il secondo anno consecutivo, il che significherebbe saltare anche nel 2024 la Strade Bianche, vinta nel 2022 da Tadej.

Il nuovo assalto alla Milano-Sanremo pare scontato, poi Harelbeke per preparare il Giro delle Fiandre, che Pogacar vorrebbe rivincere dopo l'impresa di quest'anno; stacco senza i Paesi Baschi e poi le Ardenne, anche se vengono citate Amstel e Freccia, conquistate nella scorsa primavera, e non la Liegi così come, appunto, la corsa rosa al via il 4 maggio (due settimane dopo la Doyenne).

Inserito invece il Giro di Slovenia, ormai una tradizione in casa prima del Tour de France, dove la nuova sfida con Vingegaard pare scontata. E poi ancora, con un intenso programma pure nella seconda parte di stagione e quindi l'ulteriore difficoltà di inserire il Giro d'Italia, l'obiettivo della gara olimpica a Parigi, un paio di settimane dopo la conclusione della Grande Boucle a Nizza, con Pogacar che fu di bronzo a Tokyo, e la maglia iridata nei sogni. A fine settembre, infatti, il Mondiale di Zurigo sarà molto impegnativo ed è un chiaro obiettivo del campionissimo di Komenda, che a quel punto dovrebbe, quasi certamente, saltare la Vuelta anche nel 2024.

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