Pogacar e il sogno iridato, poi la Sanremo. Domenica la gara regina a Zurigo, non ci sarà Carapaz

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Pogacar e il sogno iridato, poi la Sanremo. Domenica la gara regina a Zurigo, non ci sarà Carapaz

Lo sloveno è il principale favorito, assieme a Evenepoel (che pensa alla doppietta Giro-Tour 2025, parola di Lefevere), per la sfida su strada che non vedrà il campione olimpico 2021 al via, visti i problemi familiari. E "Pogi" vuole poi sfatare il tabù a Sanremo...

I campionati del mondo su strada di Zurigo 2024 vedranno oggi terminare le prove contro il tempo, con la cronostaffetta mista che vede l'Italia partire con i favori del pronostico.

Diverso sarà il discorso per gli azzurri, domenica nella gara in linea dei professionisti che vede Tadej Pogacar e Remco Evenepoel quali uomini più attesi: il belga, re del tic tac davanti a Ganna e Affini, vuole il bis e pure un altro tipo di doppietta, dopo aver già vinto la corsa su strada regina due anni fa in Australia.

Del campione di Schepdaal si sta parlando in queste ore anche per la possibilità che nel 2025 tenti di realizzare la doppietta Giro-Tour come riuscito quest'anno a Pogacar: parola di Patrick Lefevere, che oltre a blindare il suo pupillo in casa Soudal-Quick Step, respingendo ogni voce sul possibile approdo di Remco alla Red Bull-Bora Hansgrohe, ha lanciato molto più di un'ipotesi sul tema del doppio GT in serie, spiegando che l'impresa dello sloveno rappresenti “un ulteriore stimolo per Evenepoel, che si nutre di queste situazioni”.

Intanto, è bene pensare all'attesissimo duello di domenica, anche nella sfida proveranno ad inserirsi i vari Alaphilippe, Hirschi, Van der Poel, Roglic e altri, ma di certo non Richard Carapaz. Il quarto classificato della Vuelta Espana sarebbe stato molto adatto al percorso svizzero, ma quanto accaduto negli ultimi giorni ha impedito al campione olimpico 2021 di allenarsi a dovere, rientrando in patria per stare al fianco della figlia che ha subito un intervento chirurgico. Nelle scorse ore, quindi, l'ecuadoregno ha annunciato il forfait e per la sua nazionale è il secondo, pesantissimo, dopo quello causa post positività al Covid di Jhonatan Narvaez.

Torniamo a Pogacar: in occasione della trasferta canadese, terminata con la vittoria nel GP de Montréal, il fuoriclasse del Team UAE Emirates ha confermato, parlando al podcast di Peter Attia, che la maglia iridata è il vero grande obiettivo della sua carriera, molto più che l'oro olimpico (“nel nostro sport conta meno rispetto ad altre discipline, ma spero che a Los Angeles 2028 possa esserci un percorso per scalatori”), tanto da spiegare anche così la sua rinuncia ai Giochi di Parigi 2024, ma il secondo è la Milano-Sanremo.

E' sempre così vicina per me, ma temo possa anche risultare la mia maledizione”, ha detto “Pogi” riferendosi al fatto che la Classicissima possa essere anche una lotteria, tanto che un corridore adattissimo come Peter Sagan non l'ha mai vinta.

La Parigi-Roubaix è nei programmi, ma non nell'immediato, così come Pogacar punterà a vincere anche la Vuelta Espana, disputata solo da neo pro nel 2019 chiudendo sul podio con tre vittorie di tappa: probabile che l'asso sloveno partecipi alla corrida iberica nel 2025, saltando verosimilmente il Giro d'Italia visto che “il Tour de France è sempre al centro di ogni stagione”. E se arriverà il poker in maglia gialla, sarebbe -1 anche in questa graduatoria rispetto alle cinquine di Merckx, Hinault, Anquetil e Indurain...

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