Risolto il caso Uijtdebroeks: la Bora-Hansgrohe ha dato il via libera, l'UCI autorizza il trasferimento dal 1° gennaio

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Risolto il caso Uijtdebroeks: la Bora-Hansgrohe ha dato il via libera, l'UCI autorizza il trasferimento dal 1° gennaio

Poche ore dopo la presentazione in maglia Visma Lease a Bike, il ventenne belga che vedremo al prossimo Giro d'Italia ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Accordo raggiunto tra le parti, pur senza rivelarne i dettagli. Fin dove può arrivare il fenomeno Cian?

Giovedì pomeriggio ad Amsterdam, aveva tutti gli occhi puntati addosso visto che il suo discusso caso di ciclomercato era ancora aperto.

Poche ore più tardi, la stessa Bora-Hansgrohe, la squadra con la quale era sotto contratto sino a fine 2024 ma che ha deciso di lasciare qualche settimana fa per cominciare ad allenarsi con la Visma Lease a Bike, ha risolto la situazione legata a Cian Uijtdebroeks, uno dei talenti più attesi del ciclismo mondiale e tra i protagonisti del Giro d'Italia nella prossima stagione, come ha ufficializzato la stessa squadra olandese ieri.

Non sono stati resi noti i dettagli, ma l'accordo tra le parti è stato trovato (probabilmente con il pagamento di una sorta di buyout da parte della Visma alla compagine tedesca) per il passaggio di Uijtdebroeks dal 1° gennaio 2024, già ratificato dall'Unione Ciclistica Internazionale, con il numero 1 di Bora-Hansgrohe, Ralph Denk, che ha spiegato: “Oggi è un giorno di sentimenti contrastanti – ha spiegato il manager tedesco, che dalla Visma ha portato a casa per le prossime due stagioni un certo Primoz Roglic - Sono rimasto sorpreso di essere stato contattato con breve preavviso con il desiderio di raggiungere un accordo, ma è risaputo che sono aperto ai colloqui e che non mi oppongo a un trasferimento se le condizioni sono giuste, e se è fatto secondo le regole.

Sono lieto che le acque si siano finalmente calmate e che il caso sia chiuso. L'accordo dimostra che non è mai troppo tardi per una discussione ragionevole, vorrei che questa situazione rimanesse un incidente isolato per l'intera famiglia del ciclismo: rispettiamo i contratti e le regole, siamo onesti gli uni con gli altri”.

Le accuse di bullismo all'interno del suo vecchio team, trapelate non direttamente da Uijtdebroeks, ma da giornalisti vicini al talento belga? Ecco la risposta di Denk: “Quando vengono mosse false accuse contro i nostri corridori si supera il limite. Per essere chiari, queste accuse non sono arrivate da Cian e non sono mai state espresse dal ragazzo come motivo per cambiare squadra”.

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