Sabato il gran finale con Il Lombardia: out Roglic e Alaphilippe, "Pogi" va per il poker e il percorso...

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Sabato il gran finale con Il Lombardia: out Roglic e Alaphilippe, "Pogi" va per il poker e il percorso...

Tutto pronto, o quasi visto che una frana ha costretto a cancellara il Ganda in avvio di corsa (con deviazione verso Selvino) e pure il rettilineo d'arrivo, per la classica delle foglie morte giunta all'edizione n° 118 con i suoi 252 km da Bergamo a Como: senza il Civiglio e con la Colma di Sormano, ma dal versante più morbido, lo sloveno rimane favorito ma dovrà sudare per staccare Evenepoel, Mas e compagnia. L'ultima di Pozzovivo e poche chances di sognare almeno una top five per l'Italia.

Tempo di vigilia, verso Il Lombardia numero 118 che sabato chiuderà sostanzialmente la stagione del grande ciclismo su strada, anche se a livello World Tour la prossima settimana ci sarà il Guangxi, in Cina, e le due splendide corse di Pippo Pozzato in Veneto.

Sono 252 i km in programma da Bergamo a Como, con la classica inversione annuale tra partenza e arrivo, ma rilevanti variazioni di percorso: la frana di maggio sul Civiglio ha costretto l'organizzazione a cancellare il passaggio sulla salita più dura del finale comasco, ma proprio gli smottamenti per le piogge delle scorse ore pongono un'altra sfida agli uomini di RCS Sport, con l'ascesa verso il Passo di Ganda, la prima vera salita di giornata, cancellata ufficialmente nel pomeriggio odierno e con la deviazione quindi verso Selvino, rendendo più morbida la corsa anche nella parte iniziale. Inoltre, per il rischio esondazioni dal lago, a Como non si arriverà sul classico rettilineo di Lungo Lario Trento, svoltando all'altezza dell'ultimo km.

Va detto che questo Lombardia è già più “facile”, pur sfiorando i 4500 mt di dislivello, con l'ascesa al Ghisallo (scollinando a 80 km dal traguardo) dal versante più morbido come quello della Colma di Sormano, che torna nel tracciato della “classica delle foglie morte” ma senza l'iconico muro, salendo comunque per 13 km, al 6,5% di pendenza media (in vetta mancheranno 42 km al gong) dove il grande favorito, Tadej Pogacar, potrebbe fare esplodere la corsa visto che poi ci sarà tanta pianura e, dopo il passaggio a Como, solo il San Fermo della Battaglia con i suoi 2,7 km al 7,2%. In cima, mancheranno 5 km, quasi tutti in discesa per piombare all'arrivo.

Il campione del mondo, appunto, vincitore delle ultime tre edizioni e alla ricerca di un poker consecutivo storico, come solo Fausto Coppi (che poi vinse anche il quinto Lombardia) dal 1946 al 1949: al suo fianco, nello squadrone UAE Emirates, ruoli chiave per Hirschi, Sivakov e Adam Yates, con la sensazione che non ci siano altre squadre vicine a quel livello, anche perchè alla Red Bull-Bora Hansgrohe mancherà Primoz Roglic, che ha chiuso qui la sua stagione dopo un post Vuelta difficile (la compagine austro-tedesca punterà su Vlasov, Hindley e Lipowitz), e la Soudal-Quick Step del co-favorito, Remco Evenepoel, non potrà contare su Julian Alaphilippe che avrebbe voluto salutare il “Wolfpack” con questa corsa, che in passato ha sempre e solo sfiorato, ma ha pagato l'infortunio al Mondiale.

Enric Mas è forse il terzo nella lista dei favoriti, lui piegato solo allo sprint nel 2022 (arrivando proprio a Como, ma c'era il Civiglio dove il maiorchino fece il vuoto con Pogacar), e ha promesso battaglia con la sua Movistar alla pari di Benoot, Jorgenson e Kelderman nella Visma Lease a Bike, come David Gaudu unico faro della Groupama-FDJ e Romain Bardet, altro francese ambizioso in casa DSM-Firmenich.

Tanti gli outsider, potenzialmente anche per un posto sul podio, con la coppia Healy e Powless (fresco vincitore del Gran Piemonte) nell'EF-EasyPost, Antonio Tiberi in cerca di riscatto nella Bahrain-Victorious con Caruso e Buitrago, e l'Italia che confida, almeno per giocarsi un piazzamento vicino alla top five, in Lorenzo Fortunato (Astana), Davide Piganzoli gran 3° al Giro dell'Emilia e capitano della Polti-Kometa, oltre a Giulio Pellizzari nella VF Group Bardiani che saluterà Domenico Pozzovivo alla sua ultima corsa, e il duo Ciccone-Bagioli (il valtellinese ha chiuso 2° il Lombardia 2023, ma quest'anno ha sempre sofferto) nella Lidl-Trek che ha l'ex vincitore Mollema e un altro uomo in gran forma come il lettone Skujins.

Mine vaganti Woods (Israel), Simon Yates (Jayco-Alula), pure Pidcock e Arensman nella Ineos Grenadiers.

La partenza è prevista alle ore 10.40, con arrivo attorno alle 17.00 e diretta tv integrale su Eurosport 1 e Rai Sport.

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