Tutto nelle mani di Milan: Jonathan è il favorito dell'Europeo con Philipsen e Kooij, stasera si corre a Montréal

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Stradacampionati europei 2024

Tutto nelle mani di Milan: Jonathan è il favorito dell'Europeo con Philipsen e Kooij, stasera si corre a Montréal

L'Italia ci crede, per cercare il quinto titolo continentale della sua storia nella corsa degli uomini élite e chiudere alla grande la rassegna nel Limburgo. Van der Poel può scompaginare le carte, ma il percorso è davvero facile. A livello WT, il GP de Montréal vede Pogacar primo favorito per il bis del 2022. Sarà domenica di grande ciclismo per quasi 10 ore consecutive...

Da mezzogiorno e mezza sino alle dieci di sera, su per giù.

A tutto ciclismo, con due grandi appuntamenti (ma c'è anche il Trofeo Matteotti a Pescara, con differita tv su Rai Sport dalle 22.00) tra il GP de Montréal per il circuito World Tour e il campionato europeo su strada che si conclude con la gara maschile dei pro, dopo quella delle donne jr in mattinata.

Partiamo dal Canada e dalla tredicesima edizione della seconda classica in serie, dopo il GP de Québec vinto venerdì (per la terza volta in carriera) da Michael Matthews. Sono 209 i km previsti lungo il circuito che caratterizzerà anche i Mondiali del 2026, che torneranno lì 52 anni dopo il trionfo di Merckx nel 1974.

Ed è un percorso ben più duro di Québec City, tanto da far pensare che Tadej Pogacar sarà ben più favorito nel pronostico rispetto a 48 ore prima, quando ha chiuso 7° pur facendo la grande selezione e sfiorando il colpo. L'asso sloveno, che guiderà una UAE Emirates comunque temibile anche con Wellens e Ayuso, ha vinto a Montréal nel 2022 e oggi disputerà l'ultima gara prima del grande assalto all'iride tra due settimane a Zurigo.

A sfidarlo, dalle ore 16.15 (diretta tv integrale su Discovery+, dalle 18.00 su Eurosport 1 con arrivo previsto attorno alle 22.00), Alaphilippe per la Soudal-Quick Step, il trio della Visma con Jorgenson, Benoot e Kelderman, Bagioli (qui sul podio proprio 2 anni fa dietro a Pogi e Van Aert) e Skujins nella Lidl-Trek, Bilbao e Buitrago fari della Bahrain-Victorious, la Israel con Woods e Williams, Matthews (ma il percorso è davvero molto duro per “Bling”, pur avendo già conquistato Montréal in passato) e Simon Yates nella Jayco-Alula, e ancora la Lotto-Dstny con Van Gils probabile leader, Grégoire nella Groupama-FDJ e il duo tricolore dell'Astana formato da Bettiol e Velasco, sino a Hindley, Schachmann e Sobrero nella Red Bull-Bora con Healy e Powless che animeranno la corsa in una EF-EasyPost certamente battagliera e di qualità.

Alle 12.25 (diretta tv integrale su Eurosport 1 e Rai Sport) scatterà la nona edizione dell'Europeo su strada, per i 220 km da Zolder al traguardo piatto di Hasselt: sì, c'è qualche strappo nella parte centrale della corsa, ma è un percorso per ruote veloci e il meteo sarà favorevole, tanto che quasi tutte le selezioni top hanno puntato esclusivamente sugli sprinter.

A partire dall'Italia di Daniele Bennati, che nell'era Cassani ha vinto quattro titoli continentali in serie (Trentin nel 2018, Viviani 2019, Nizzolo 2020 e Colbrelli 2021) e ha colui che, per lo stato di forma e la crescita continua anche nel 2024, viene considerato il primo favorito. Jonathan Milan sarà il faro azzurro, pur avendo carte alternative per entrare negli attacchi come Trentin e Ballerini, che se tutto andrà secondo i piani lavoreranno poi nel treno finalizzato da Consonni quale ultimo uomo per il friulano.

Mathieu Van der Poel sarà la mina vagante, ha già promesso che ci proverà eccome ad accendere la corsa da lontano, magari assieme a Mads Pedersen che ha convenienza ad evitare una volatona a ranghi compatti. Se l'iridato verrà contenuto, allora spazio in casa orange a Olav Kooij, che ha piegato di misura Milan ad Amburgo e avrà anch'egli un treno di altissimo livello. Diverso il discorso per il Belgio, squadra fortissima ma priva di Van Aert e con la doppia punta da gestire, visto che il ct Vanthourenhout ha portato Philipsen e Merlier (e c'è pure Meeus...).

La Norvegia avrà Kristoff e in alternativa Waerenskjold, simile la situazione della Francia con Démare che, se rimarrà nella battaglia, potrebbe ricevere l'aiuto di un ultimo uomo (e non velocista puro) bravissimo come Christophe Laporte, che sarebbe pure il campione in carica...

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