Pogacar non concede... nulla! Vingegaard battuto alla Couillole, Evenepoel si deve accontentare del 3° in classifica

Pogacar non concede... nulla! Vingegaard battuto anche alla Couillole, Evenepoel si deve accontentare del 3° in classifica
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Stradatour de france 2024

Pogacar non concede... nulla! Vingegaard battuto alla Couillole, Evenepoel si deve accontentare del 3° in classifica

Tour de France, 20^ tappa: cinquina in giallo per il dominatore assoluto, verso la sua terza Grande Boucle (e la doppietta col Giro) da festeggiare domenica nella crono da Monaco a Nizza. Il danese generosissimo, guadagna sul belga e mette in cassaforte la piazza d'onore, con Carapaz che brinda alla pois e Ciccone vicinissimo alla top ten finale.

Valloire, Pla d'Adet, Plateau de Beille, Isola 2000 e ora anche il Col de la Couillole.

Sono le cinque perle del Tour de France straordinario di Tadej Pogacar, che attende solo di festeggiare la leggendaria doppietta col Giro d'Italia per entrare di diritto, ad appena 25 anni, già nella leggenda di questo sport con la sua terza Grande Boucle semplicemente dominata.

Se il poker di ieri nel tappone più atteso sembrava la classica ciliegina sulla torta, in realtà lo sloveno ha visto l'occasione anche oggi, pur avendo concesso spazio con la sua UAE Emirates ai fuggitivi di giornata, ed ecco sui 15 km al 7,3% di media della salita nel cuore delle Alpi Marittime (dove “Pogi” trionfò anche alla Parigi-Nizza 2023) il finale che non ti aspetti, visto che si sono presentati assieme la maglia gialla e l'eterno rivale, Jonas Vingegaard, capace con grandissimo orgoglio (e buone gambe, ci mancherebbe) di staccare Remco Evenepoel ipotecando il 2° posto finale e di provare a giocarsi l'ultima frazione in linea.

Pogacar, però, a quel punto non ha concesso nulla, scattando in faccia al danese della Visma Lease a Bike a 200 metri dalla conclusione per firmare la cinquina personale, arrivando a 16 centri sulle strade del Tour (e sono 11 contando le tappe vinte al Giro, come fece Merckx...).

Una 20^ tappa, partita da Nizza e lunga appena 132 km, caratterizzata dai primi attacchi sul Col de Braus, l'unico GPM di 2^ categoria (gli altri tutti di 1^), ma è nella discesa prima del Turini (oltre 20 km di ascesa) che si è formata l'azione giusta, con 10 uomini arrivati sino ai piedi dell'ascesa conclusiva, con Richard Carapaz che nel frattempo ha messo in cassaforte la sua maglia a pois (quella verde andrà a Girmay, la bianca dei giovani per Evenepoel), per poi scatenarsi cercando anche il successo bis dopo Superdévoluy.

Il campione olimpico se n'è andato con Enric Mas, ma i due sono stati ripresi dai big a meno di 3 km dall'arrivo, dopo che la Soudal-Quick Step ha forzato i tempi per provare ad attaccare il 2° posto di Vingegaard: un paio i tentativi di Evenepoel, ma il bi campione in carica ha risposto da par suo e, con Pogacar a ruota, ai -4 km ha lasciato sul posto il belga.

I due giganti del Tour hanno così raggiunto Carapaz e Mas, con l'iberico della Movistar che ha presto mollato mentre il leader dell'EF-EasyPost ha ceduto ad appena 800 mt dalla linea, prima che Pogacar trafiggesse Vingegaard e lo stesso ecuadoregno chiudesse terzo, davanti ad Evenepoel (che ha pagato 53”) e lo stesso Mas, con Almeida 6° a 1'28” su Jorgenson e Landa (rivale del portoghese per il 4° posto, ma il basco si è sacrificato per Evenepoel con un gran forcing.

In classifica, prima della cronometro conclusiva da Monaco a Nizza (33,7 km), Pogacar naviga con 5'14” di vantaggio su Vingegaard e 8'04” su Evenepoel, mentre Almeida è 4° a quasi 17 minuti (pazzesco...) dal compagno e leader di squadra nella UAE Emirates, con il 5° finale che sarà di Landa e la sfida per il 6° tra Adam Yates e Carlos Rodriguez, divisi da appena un secondo ma con lo spagnolo della Ineos in netto calo e anche oggi finito a quasi 3 minuti e mezzo, alle spalle anche degli altri corridori in lotta per la top ten, compreso Giulio Ciccone che, 13° a 2'52” da Pogacar, ha guadagnato una dozzina di secondi su Buitrago.

Tra l'abruzzese della Lidl-Trek e il colombiano della Bahrain-Victorious, rispettivamente 10° e 11° dietro a Gee e Jorgenson (che si giocheranno l'8°), ci sono ora 22 secondi e l'ultima maglia a pois del Tour dovrà disputare un'ottima prova contro il tempo per conquistare una top ten che, oltre a risultare il suo miglior risultato in una classifica di un grande giro, salverebbe almeno in parte il deficitario bilancio dell'Italbici in questa edizione della Grande Boucle partita proprio da Firenze.

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