Questo Tour è aperto più che mai: Vingegaard rimonta e batte Pogacar a Le Lioran! Ciccone gran 5°

Questo Tour è aperto più che mai: Vingegaard rimonta e batte Pogacar a Le Lioran! Ciccone gran 5°
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Stradatour de france 2024

Questo Tour è aperto più che mai: Vingegaard rimonta e batte Pogacar a Le Lioran! Ciccone gran 5°

Che undicesima tappa sul Massiccio Centrale, con il danese che recupera 35" allo sloveno, partito ai -30 km, e lo regola nello sprint a due. Evenepoel 3° di giornata e ancora 2° in classifica, a poco più di un minuto dallo sloveno in giallo, mentre una caduta nel finale costa caro a Roglic. E l'abruzzese ora sogna una top ten...

Le lacrime di un campione che, nel post tappa, si è commosso pensando a quanto vissuto in questi 97 giorni dalla caduta al Giro dei Paesi Baschi che avrebbe potuto comprometterne la carriera, e ora si ritrova di nuovo vincente nella sua corsa, il Tour de France.

Jonas Vingegaard conquista una tappa bellissima, stroncando nello sprint a due sul traguardo di Le Lioran proprio il suo eterno rivale, Tadej Pogacar, per il quarto hurrà in carriera alla Grande Boucle ottenuto al... colpo di reni. Decisamente a sorpresa, l'asso danese della Visma Lease a Bike ha piegato lo sloveno che è arrivato davvero cotto all'arrivo dopo aver attaccato, col solito gran coraggio in maglia gialla, a più di 30 km dall'arrivo sul Puy Mary.

A 700 metri dalla vetta, dopo il lavorone dei compagni della UAE Emirates che avevano chiuso sulla fuga di dieci uomini (andata via solo dopo 80 km di battaglia furente, per 211 km di una frazione corsa a velocità folle, con Healy, Carapaz e Lazkano ultimi a mollare), “Pogi” ha attaccato guadagnando quei 5-6 secondi su Vingegaard che, proprio come sul Galibier, sono diventati più di 30 tra falsopiano e discesa.

Roglic è rientrato sul bi campione in carica, così come Evenepoel, ma la chiave è stata il Col de Pertus, quando dai -18 ai -14 km dal gong il danese si è scatenato, ricucendo da solo il gap su Pogacar che è riuscito a conquistare 8 secondi di bonus al GPM (contro i 5 dell'avversario) per un soffio. Nel finale in falsopiano, i due giganti del Tour hanno collaborato pienamente e se la sono giocata nella volata in lieve ascesa, dove a sorpresa è stato Vingegaard ad avere la meglio per poco più di mezza ruota.

A 25”, uno splendido Remco Evenepoel che ha sempre ceduto sulle pendenze più “cattive”, sopra l'8% delle varie salite affrontate nel Massiccio Centrale, ma sul passo è qualcosa di fenomenale (pagando invece ancora una volta i tratti in discesa, seppur non in maniera pesante) e ha limitato benissimo i danni salvando pure il 2° posto nella generale, viaggiando negli ultimi km con Primoz Roglic che, però, a meno di 2 km dall'arrivo è caduto salvandosi per l'applicazione della regola dei 3 km (visto che la strada era stretta e in discesa con un certo grado di pericolo), dopo aver tagliato il traguardo a quasi un minuto dalla coppia di testa.

E in quinta piazza, a 1'47” da Vingegaard, un gran bel Giulio Ciccone scala posizioni regolando nettamente in quel gruppetto gli altri co-leader di casa UAE Emirates, Joao Almeida e Adam Yates, con Mikel Landa 8° e un generoso Carlos Rodriguez, unico Ineos a rimanere a galla, 9° nella tappa che invece fa “saltare” Juan Ayuso, con ben 4'39” sul groppone lui che era 5° in GC.

A proposito di classifica, la situazione ci dice che Pogacar comanda in giallo con 1'06” su Evenepoel e 1'14” rispetto a Vingegaard, che ora chiaramente fa paura in chiave Pirenei (sabato e domenica i due arrivi in salita a Pla d'Adet e sul Plateau de Beille), mentre Roglic si trova a 2'15”, Almeida a 4'20”, Rodriguez a 4'40”, Landa a 5'38” e Ayuso solo 9° oltre i 7 minuti, tra Adam Yates e Giulio Ciccone che rientra quindi in top ten, con l'abruzzese della Lidl-Trek che vede vicina anche l'ottava moneta.

Pogacar è la nuova maglia a pois, Evenepoel ha oltre 3 minuti e mezzo su Rodriguez per quella bianca, mentre Girmay mantiene lo stesso margine solido su Philipsen per la verde della classifica a punti, prima della 12^ tappa che li vedrà tornare protagonisti, con l'atteso sesto sprint sul traguardo di Villeneuve sur Lot.

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