Van Eetvelt la "regala" a Roglic, che conquista anche la maglia roja: lo sloveno è tornato!

Van Eetvelt la 'regala' a Roglic, che conquista anche la maglia roja: lo sloveno è tornato!
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Van Eetvelt la "regala" a Roglic, che conquista anche la maglia roja: lo sloveno è tornato!

Vuelta Espana, 4^ tappa: sul primo arrivo in salita, al Pico Villuercas, il belga esulta troppo presto e Primoz lo beffa, con Almeida 3° e che lo segue nella generale. Tiberi e Kuss limitano i danni, crolla la Ineos così come Carapaz e Adam Yates. Splendido successo di Ludovico Crescioli al Tour de l'Avenir.

Si riparte da... Primoz Roglic, l'uomo della Vuelta per eccellenza, se pensiamo che in questa 79esima edizione lo sloveno va in caccia del successo numero 4 come solo Roberto Heras nella storia.

Nonostante i problemi alla schiena derivanti dalla caduta al Tour de France, il leader della Red Bull-Bora Hansgrohe si è fatto trovare pronto, eccome, e si era già visto nella cronometro inaugurale a Lisbona. Oggi, sul primo arrivo in quota dei nove previsti, a Pico Villuercas è stato proprio Primoz a mettere la ruota davanti a tutti, per il 13° timbro di tappa in carriera alla Vuelta Espana che, di fatto, è nato sin dal principio di giornata visto che la sua squadra ha lavorato da sola per chiudere sulla fuga di cinque uomini che ha caratterizzato questa quarta frazione e nella quale era presente anche Filippo Zana, che ha ottenuto punti buoni ai GPM per l'obiettivo maglia a pois blu (il vicentino è secondo ora dietro al belga Moniquet).

Gli ultimi a mollare sono stati Armirail e Castrillo, a poco meno di 5 km dal traguardo sulle rampe al 13% dove la UAE Emirates ha provato ad accendere la bagarre con Pavel Sivakov. “Rogla”, però, è parso da subito padrone della situazione e, nonostante un tentativo dell'austriaco Gall dai -4 km sino a quando lo scalatore della Decathlon è stato ripreso a 2500 metri dalla conclusione, ha controllato poi i rivali del gruppetto da sette elementi che si è formato dopo il tratto duro, col rientro di Almeida, forse il suo primo vero rivale per la classifica generale, e Landa.

Proprio il basco della Soudal-Quick Step ha tentato di anticipare lo sprint ai 250 metri dalla linea, ma Lennert Van Eetvelt l'ha presto saltato e ha sognato il primo colpo alla Vuelta, lui già vincitore quest'anno della generale all'UAE Tour prima di un lungo stop causa infortunio. Molto ingenuo il talentuosissimo belga della Lotto-Dstny che, nonostante la traiettoria favorevole per un arrivo piazzato praticamente in curva, ha esultato troppo presto facendosi trafiggere da Roglic, che ci ha creduto sino a tagliare il traguardo con mezza ruota di margine.

Terzo posto per Joao Almeida, a questo punto leader unico o quasi della UAE Emirates, poi ecco un solidissimo Enric Mas 4°, Gall 5° davanti a Riccitello e Landa, con Antonio Tiberi 8° a 18” e nuova maglia bianca per 3” sullo stesso Van Eetvelt.

Il laziale faro della Bahrain-Victorious si è difeso bene, su pendenze non ideali per le sue caratteristiche, mettendosi alle spalle tanti degli uomini più attesi: come Sepp Kuss, il campione in carica e capitano della Visma (che ha visto Uijtdebroeks subire già 1'38” di distacco) che è arrivato a 28” con Bennett e Sivakov, mentre Vlasov a 38 si è portato a ruota un buon Lorenzo Fortunato.

E ancora il danese Skjelmose, punta unica della Lidl-Trek (con Ciccone e Geoghegan Hart che si sono rialzati e hanno concluso a quasi 8 minuti) che ha pagato 43”, mentre a quasi 1 minuto troviamo Carlos Rodriguez (unico Ineos a salvarsi, naufragio a 2'35” per Arensman e De Plus) e l'ex maglia roja Brandon McNulty, con O'Connor a 1'11” e soprattutto Carapaz e Adam Yates a 1'29”, per non parlare del 2° classificato al Giro d'Italia e teorico co-leader della Red Bull Bora Hansgrohe, Daniel Felipe Martinez, rotolato oltre i 4 minuti dal suo compagno di team.

Roglic che in classifica guida con 8” di vantaggio su Almeida, 32 rispetto a Mas, 38 su Tiberi ottimo 4° e 41 rispetto a Van Eetvelt, mentre Wout Van Aert ha lasciato già ai piedi della salita finale il simbolo del primato vestito per due giorni, ma domani indosserà la maglia verde da leader della classifica a punti per tentare la doppietta sul traguardo di Siviglia dove si prevede la terza volata, e forse anche l'ultima, di questa Vuelta.

Oggi si è corsa anche la seconda tappa in linea del 60° Tour de l'Avenir, che si deciderà nel week-end con lo storico approdo sul Colle delle Finestre. E l'Italia può già sorridere, con il primo colpo della nazionale guidata dal ct Marino Amadori, vincente sul traguardo di Plateau d'Hauteville con Ludovico Crescioli.

Ennesima conferma per il ragazzo classe 2003 in forza durante l'anno al Team Technipes creato da Davide Cassani con la regione Emlia Romagna e già sul podio di una grandissima corsa come il Giro della Valle d'Aosta; splendido lo spunto, sul falsopiano che seguiva la dura ascesa finale, per battere nello sprint a due il tedesco Ole Theiler, con il gruppo degli altri big arrivato a 6” e regolato da uno dei favoriti al successo nella generale, il britannico Brennan.

Il secondo degli azzurri, Florian Samuel Kajamini, ha concluso ottimo 5° ed è il primo dei nostri in classifica, a 1'21” dalla maglia gialla sulle spalle del danese Henrik Pedersen, vincitore ieri e che si trova alle spalle lo sloveno Gal Glivar (a 29”) e il canadese Michael Leonard, che aveva esultato nella cronometro inaugurale, mentre l'uomo più atteso, il belga Jarno Widar, si ritrova a 1'11”.

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