Azzurri pronti alla grande sfida olimpica. Cassani: "Mikuni Pass durissimo, il caldo farà la differenza"

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Olimpiadicorsa su strada

Azzurri pronti alla grande sfida olimpica. Cassani: "Mikuni Pass durissimo, il caldo farà la differenza"

Sabato la prova su strada dei Giochi di Tokyo: Nibali, Moscon, Caruso, Bettiol e Ciccone all'assalto di una medaglia. Le riflessioni del ct della nazionale.

Sarà il primo grande appuntamento a due ruote dei Giochi Olimpici di Tokyo, come da tradizione.

La prova su strada del ciclismo maschile aprirà l'avventura a cinque cerchi sabato, con lo start previsto alle 4.00 del mattino in Italia (le 11.00 in Giappone) per un confronto che, cinque anni dopo la vittoria di Greg Van Avermaet e le lacrime di Vincenzo Nibali, a terra con una clavicola rotta nel finale della gara di Rio de Janeiro, non vede gli azzurri partire con i favori del pronostico.

Davide Cassani, però, crede in una nazionale d'attacco, con cinque punte vere e proprie che proveranno a mettere in scacco i grandi favoriti Van Aert e Pogacar; Vincenzo Nibali, Damiano Caruso, Gianni Moscon, Alberto Bettiol e Giulio Ciccone si stanno allenando da un paio di giorni sulle strade attorno al Monte Fuji e ieri hanno visionato la salita chiave di questa Olimpiade, ovvero i 6,8 km (oltre il 10% di pendenza media) del Mikuni Pass. Lo stesso ct azzurro ha descritto nelle scorse ore le sensazioni della lunga vigilia della nazionale: “Siamo alloggiati a circa 100 km da Tokyo, sul lago Yamanaka, a 1000 metri di altitudine. E' la nostra prigione dorata in Giappone, quindi fuori dalle polemiche e dai rumori della grande città. L'albergo è molto confortevole ed è una fortuna perché non ci è dato di uscire se non per gli allenamenti.

Lunedì abbiamo cercato di farci una corsetta, ma ci sono venuti a prendere per le orecchie e ci hanno rimesso a cuccia. Non scherzo, ci hanno rincorso e ordinato di tornarcene in hotel, naturalmente abbiamo obbedito. La cucina? Dico solo che abbiamo con noi Mirco, cuoco che ci siamo portati dall'Italia ed è davvero un fenomeno. Ieri siamo usciti alle 10 e siamo andati alla scoperta degli ultimi 150 km. Che caldo... e che salite, soprattutto l'ultima: Mikuni Pass, pendenze anche al 15%, farà molto male anche se dalla vetta mancheranno ancora 33 km.

Anche il Monte Fuji non è male: 14 km al 7% e finalmente siamo riusciti a salire in bici perché normalmente questa strada è vietata sia ai pedoni che ai ciclisti (c'è il casello per pagare il pedaggio). Come dicevo il caldo è asfissiante e sicuramente sarà un problema per tanti. Lunedì abbiamo visto la prima salita, ieri la seconda e la terza, ora vedremo gli ultimi 5 km, quelli dell'autodromo e avremo 3 giorni per ripassare il tutto. Sì, dobbiamo studiare e anche tanto...”.

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